Amazon cede alle richieste e aumenta i prezzi degli ebook

di Emanuele Menietti

Pubblicato 2 Febbraio 2010
Aggiornato 24 Febbraio 2018 09:56

logo PMI+ logo PMI+
La casa editrice Macmillan potrà modificare i prezzi dei propri titoli presenti nello store di Amazon. La società produttrice del lettore Kindle ha ceduto per non offrire ghiotte occasioni ad Apple

L’imminente debutto di Apple nel complesso mercato dei libri in formato digitale, grazie al proprio iPad, sta portando Amazon a rivedere sensibilmente le proprie strategie commerciali. Il colosso dell’ecommerce intende offrire agli editori migliori garanzie e maggior introiti derivanti dalla vendita degli ebook per scongiurare un esodo delle case editrici verso la nuova piattaforma di Cupertino. Paradossalmente, la nuova concorrenza tra Apple e Amazon potrebbe portare a un sensibile aumento dei prezzi per l’acquisto dei libri in formato elettronico.

La società produttrice del reader Kindle ha da poco confermato l’intenzione di modificare gli accordi con Macmillan, uno dei principali editori presenti nello store di Amazon, per consentire alla casa editrice di fissare con maggiore autonomia i prezzi degli ebook. Inoltre, stando alle prime informazioni, Amazon cederà il 70% degli introiti derivanti dalle vendite di ogni titolo Macmillan al medesimo editore, offrendo dunque una maggiore fonte di ricavo rispetto al passato. Il nuovo corso porterà i prezzi ad aumentare sensibilmente rispetto ai 9,99 dollari fino a ora richiesti e sostanzialmente stabiliti in forma unilaterale da Amazon.

Secondo le prime stime, il nuovo accordo dovrebbe portare i titoli di Macmillan a costare fino al 50% in più per gli utenti di Kindle. Un incremento considerevole che per gli analisti potrebbe portare a un rallentamento delle vendite del celebre dispositivo per leggere i libri in formato elettronico. Nel corso di poco tempo, Amazon ha creato un sistema di successo basato anche sulla promessa di poter ottenere i libri in formato digitale a un prezzo inferiore rispetto ai volumi tradizionali. Una strategia commerciale gradita dagli utenti, ma non dagli editori alla ricerca di maggiori introiti per compensare il calo delle vendite in libreria. Il nuovo corso potrebbe ora tradire la promessa, condizionando le prestazioni sul mercato di Kindle.

La scelta di Amazon tesa ad offrire maggiori aperture agli editori è giunta dopo alcuni giorni di incertezza. Prima di scendere a patti, la società aveva infatti deciso di rimuovere tutti i titoli di Macmillan dal proprio store, attirando verso di sé numerose critiche sia da parte del settore editoriale che dei consumatori, impossibilitati ad acquistare un ampio numero di libri. Dopo alcune giornate difficili, i responsabili di Amazon hanno cambiato rotta, accogliendo di fatto buona parte delle richieste dell’editore.

Salvo cambiamenti di programma, Macmillan aggiornerà nel corso dei prossimi giorni i propri prezzi nello store di Amazon. Per l’acquisto degli ebook saranno dunque richiesti tra i 5,99 dollari e i 14,99 dollari a seconda dei libri scelti, mentre le nuove edizioni saranno distribuite a un prezzo compreso tra i 12,99 e i 14,99 dollari in concomitanza con l’arrivo dei nuovi volumi in libreria.

Le cifre comunicate dall’editore si avvicinano molto ai prezzi annunciati in anteprima da Steve Jobs per l’iBookstore nel corso della presentazione del nuovo iPad. Nei piani del CEO, il tablet dovrebbe consentire ad Apple di muovere i primi passi nel mercato dei libri in formato elettronico ancora in fase di sviluppo, ma dalle grandi potenzialità. La società di Cupertino ha prospettato condizioni molto vantaggiose per gli editori sul fronte dei ricavi per ogni titolo venduto, una condizione che potrebbe indurre molte società editrici a distribuire i propri libri e magazine attraverso la nuova piattaforma creata dalla mela morsicata.

Alla luce del nuovo concorrente nel comparto degli ebook, la scelta di Amazon di scendere a patti con Macmillan – e probabilmente con altri editori nel corso delle prossime settimane – dimostra la volontà dell’azienda di mantenere l’attuale leadership, continuando a offrire agli utenti un ampio catalogo dal quale attingere. Del resto, sulla qualità e la varietà dei contenuti, e sul sistema di distribuzione degli stessi, si giocherà buona parte della sfida nel corso dei prossimi mesi.