Esperimenti di banda larga a 1 gigabit/secondo per Google

di Emanuele Menietti

Pubblicato 11 Febbraio 2010
Aggiornato 24 Febbraio 2018 09:56

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Google ha confermato l'intenzione di avviare una serie di test negli Stati Uniti per sperimentare le connessioni broadband ad alta velocità. L'esperimento potrebbe interessare 500mila utenti in alcune specifiche aree degli Stati Uniti

Velocità e alte prestazioni sono i due principali concetti sui quali Google ha costruito negli anni la propria fortuna. Dopo aver segnato profondamente il nostro modo di vivere la Rete e di reperire informazioni, la società di Mountain View intende ora estendere il proprio impegno sul fronte della banda larga. Il colosso delle ricerche online sperimenterà alcune nuove soluzioni negli Stati Uniti per incrementare la velocità delle connessioni, dimostrando così le potenzialità ancora del tutto non espresse del broadband di nuova generazione.

«Abbiamo intenzione di costruire e sperimentare una serie di reti a banda larga ad alta velocità in un numero ridotto di aree geografiche negli Stati Uniti. Offriremo una velocità di connessione a Internet fino a 100 volte superiore rispetto a quella della maggior parte degli americani pari a 1 gigabit per secondo, connessioni in fibra ottica verso le utenze domestiche. Il progetto prevede l’offerta del servizio a prezzi competitivi e per minimo 50mila utenti e fino a un massimo pari a 500mila utenze» si legge in un post da poco pubblicato sul blog ufficiale di Google.

Il nuovo sistema di prossima implementazione consentirà a Google di sperimentare nuove funzionalità, potenziando la propria offerta cloud e dei contenuti per la produttività o l’intrattenimento. L’alta velocità promessa da Mountain View offrirà agli sviluppatori la possibilità di testare nuove applicazioni fino a ora accantonate a causa della ridotta portata delle reti, specialmente nel tratto finale verso le singole utenze.

La sperimentazione non interesserà solamente l’aspetto software e di distribuzione dei contenuti, ma anche la stessa costruzione dell’infrastruttura. I responsabili del progetto potranno mettere in campo nuove soluzioni tecnologiche tese a rendere più semplice e rapida la posa dei cavi, delle centraline di distribuzione e dei dispositivi necessari per accedere alle linee ultrarapide. I progressi raggiunti saranno successivamente condivisi con esperti del settore, semplici appassionati e società attive nel comparto con l’intento di diffondere rapidamente una nuova cultura legata al broadband di ultima generazione.

Stando alle prime informazioni, l’infrastruttura realizzata da Google sarà messa a disposizione dei principali Internet Service Provider e osserverà le principali norme sulla trasparenza e la neutralità della Rete. L’operazione di Mountain View è dunque tesa a coinvolgere i protagonisti del comparto in un nuovo ciclo di rinnovamento delle infrastrutture che portano le connessioni nelle case e negli uffici di milioni di cittadini statunitensi: «Lo scopo di questo progetto è sperimentare e conoscere. I provider stanno compiendo numerosi passi in avanti per espandere e migliorare l’accesso a Internet ad alta velocità, ma c’è ancora molto da fare. Non pensiamo di avere tutte le risposte, ma attraverso i nostri test, confidiamo di dare un contributo significativo per raggiungere l’obiettivo legato alla distribuzione di una Rete migliore e più veloce per tutti».

Nel corso dei prossimi giorni, e fino al 26 marzo, Google consentirà agli amministratori locali di inviare informazioni e dati sul loro territorio per valutare la possibile installazione di una delle reti ad alta velocità in programma per eseguire i primi test. Le proposte saranno valutate dal team di esperti della società di Mountain View, che in un secondo momento procederà all’identificazione delle aree geografiche nelle quali implementare le nuove soluzioni per il broadband.

La nuova iniziativa annunciata da Google ha naturalmente destato molto scalpore online. Fino a ora il colosso delle ricerche online aveva esercitato pressioni nei confronti dei regolatori statunitensi per incentivare l’adozione di norme tese a lanciare la banda larga di nuova generazione, ma non si era ancora impegnato direttamente nell’implementazione delle nuove soluzioni sul territorio. Al momento è difficile dire se la società di Mountain View diverrà realmente un operatore attivo nella fornitura delle connessioni su larga scala. L’intento pare maggiormente legato alla possibilità di dimostrare le potenzialità e le opportunità di business offerte da una Rete più veloce, condizione che potrebbe indurre i provider a investire nuove risorse per rinnovare la propria offerta per i clienti. Del resto, il futuro di Google passerà principalmente dalla disponibilità di una banda sempre più larga per offrire le proprie applicazioni cloud e i contenuti ad alta definizione.