Google nel web semantico con Metaweb

di Barbara Weisz

Pubblicato 20 Luglio 2010
Aggiornato 24 Febbraio 2018 09:56

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Mountain View ha acquistato la società californiana specializzata nell'archiviazione di dati che permette ricerche intelligenti sul web

E adesso Google diventa più intelligente. La società di Mountain View nei giorni scorsi ha annunciato l’acquisto di Metaweb, un’impresa specializzata nel web semantico. Grazie a un complesso lavoro di archiviazione, l’azienda mette a disposizione una tecnologia che permette al motore di ricerca di comprendere il significato delle parole.

Invece che una parola chiave, si può scrivere nella stringa di ricerca una domanda, ottenendo una serie di risultati che rispondono al quesito.

Google non ha specificato i dettagli economici dell’accordo, quindi non si sa quanto abbia pagato per l’acquisizione. Certo è che l’operazione consente un rafforzamento del core business dell’azienda fondata da Larry Page e Sergey Brin, quello relativo al motore di ricerca, settore in cui è decisamente leader di mercato con una quota del 75%.

Metaweb è una piccola azienda, con sede a San Francisco, fondata nel 2005 da Danny Hillis e Robert Cook, entrambi con un passato in Applied Minds, e guidata dal Ceo Thomas Layton. È stata finanziata per due volte da venture capitalist, nel 2006 con 15 milioni di dollari e nel 2008 con altri 42,5 milioni. Ha un prodotto che si chiama “Freebase”, un database aperto costruito da volontari della rete e strutturato dai ricercatori di Metaweb, che contiene oltre 12 milioni di informazioni, testuali, audio e video.

La cosa fondamentale è il modo in cui tutto viene catalogato, collegando le parole in base al loro significato e contesto, il che permette appunto di fare ricerche intelligenti. È questo il web semantico, il cui esempio più noto è senz’altro rappresentato da Wolfram Alpha, che appunto interpreta le parole chiave inserite grazie al software “mathematica” sviluppato dallo scienziato britannico Stephen Wolfram.

È questo dunque il nuovo business in cui entra Google, che promette di salvaguardare la natura aperta di Freebase, permettendo così al database di continuare a ingrandirsi.

«Nel tempo abbiamo tentato di migliorare la ricerca approfondendo la nostra conoscenza delle query e delle pagine web», si legge sul blog di Google nel post firmato dal direttore prodotti Jack Menzel, il quale sottolinea come grazie all’intesa con Metaweb sarà ora possibile «migliorare la ricerca e rendere il web più ricco e denso di significato per tutti».

Menzel spiega che Google d’ora in poi lavorerà a stretto contatto con il team di Metaweb, e che nei prossimi mesi condividerà le notizie relative ai passi avanti compiuti.