The Daily su iPad, informazione a pagamento ma low-cost

di Noemi Ricci

Pubblicato 3 Febbraio 2011
Aggiornato 24 Febbraio 2018 09:56

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Il "The Daily", sbarca su iPad, a pagamento ma a basso costo. Questa è la rivoluzione dell'editoria proposta da Rupert Murdoch e Apple.

Si propone come la rivoluzione dell’editoria digitale il “The Daily“, che ora sbarca sull’iPad in un mix perfetto tra il giornalismo tradizionale e quello online con lo stile proprio dei blog. La novità non sta tanto nel supporto, che ci presenta una versione del magazine non tanto diversa da quelle che siamo ormai abituati a vedere sul Web, quanto per le modalità di accesso.

I contenuti verranno infatti proposti a pagamento che, seppur low-cost, rappresenta una svolta epocale per un’epoca in cui il “tutto gratis”, reso possibile solo grazie all’advertising presente sui siti di informazione, è divenuto una consuetudine per gli internauti.

Il prezzo sarà di soli 99 centesimi a settimana, quindi circa 14 centesimi al giorno, o in alternativa 39.99 dollari l’anno. Molto meno di un caffé quindi per ricevere cento pagine di contenuti digitali al giorno. ma chissà se i lettori saranno disposti a riaprire i portafogli per accedere a notizie finora offerte in modo completamente gratuito.

Apple, insieme al Daily di Rupert Murdoch, che ha investito in questa iniziativa 30 milioni di dollari, vogliono dimostrare in questo modo che anche i giornali digitali possono essere a pagamento e che quindi esiste un futuro per l’editoria nell’era tecnologica.

Questa porta con sé delle novità estremamente interessanti, come la possibilità di rendere interattivi i contenuti offerti, coinvolgendo i lettori con cover flow in stile iTunes, gallerie fotografiche e video in HD, foto 3D ruotabili a 360 gradi, news sportive aggiornate con i punteggi in tempo reale, feeds e quant’altro.

In realtà i grandi giornali hanno già da tempo iniziato a proporre le proprie versioni digitali a pagamento, ma lo hanno fatto a prezzi troppo elevati per riscuotere successo. Quest’operazione in veste economica invece potrebbe portare ai suoi frutti, staremo a vedere.