È piccola e decisamente risparmiosissima. Percorrere 100 km con un litro la city car messa a punto da un tema di studenti del Politecnico di Torino. Un prototipo ad altissimo tasso di innovazione, battezzato Xam, che significa Extreme Automobitive Mobility.
Il progetto è pensato dall’inizio alla fine all’insegna delle tecnologie e del rispetto dell’ambiente. Il veicolo è realizzato con materiali ultrallegeri e riciclabili: fibra di lino rinforzata con resina di pino. È leggerissima, pesa 193 chilogrammi, è lunga 2,8 metri (poco più di una Smart), larga 1,3 e alta 1,28 metri. Trasporta due persone.
L’alimentazione è ibrida, elettrica e a benzina, trasformabile a etanolo. Gli interni sono ad altissimo tasso hi-tech: schermo touch screen, Gps, e il dispositivo e-Call, per ricevere assistenza immediata da qualsiasi parte dell’Unione Europea.
Per mettere a punto il prototipo hanno lavorato per circa nove mesi una trentina di studenti provenienti da diverse specializzazioni di Ingegneria e Architettura. Il progetto è costato 500mila euro, in maggioranza provenienti dagli sponsor e in parte messi a disposizione dalla Comissione fondi progettualità studenti dell’istituto accademico.
Le prestazioni della vettura sono state appena testate in occasione della Shell eco-marathon, una competizione fra prototipi innovativi e compatibili realizzati da team di studenti da tutta Europa. Sul circuito tedesco del Lausitzring, la Xam ha girato a una velocità media di 30 km all’ora, consumando mediamente un litro ogni 100 km, alterando soste e ripartenze, riproducendo dunque il tipo di utilizzo di un veicolo urbano per il quale l’auto è stata pensata. E ha anche ricevuto un premio, il Design Awards per aver trovato il miglior compromesso fra performance, aspetti tecnici, stilistici e integrazione di tutti i sottosistemi.