Tra le principali determinanti in grado di trainare il boom del mercato mobile, vi sono sicuramente le app per smartphone e tablet. Stando alle ultime ricerche compiute dall’Osservatorio Mobile Internet, Content & Apps, della School of Management del Politecnico di Milano, nel corso del 2011 il valore delle app scaricate dagli store online è pressochè raddoppiato, andando a toccare quota 75 milioni di euro. A ciò si aggiunga un incremento molto sostanzioso, pari al 52%, relativo alla crescita del volume di spesa del mobile internet, cioè della connettività da smarpthone e cellulari.
Come anticipato, è Apple la regina incontrastata di questo business in forte espansione, con una quota di mercato che sfiora l’85%, per ciò che concerne le sole 50 app più redditizie.
Ma quali sono le determinanti del deciso sviluppo del mercato delle app a pagamento? Sempre secondo quanto afferma l’analisi compiuta dall’istituto milanese, da un lato vi sarebbe certamente il calo dei contenuti più tradizionali (con un business in discreta contrazione per quanto concerne le oramai “superate” suonerie, i loghi o ancora gli sms informativi in abbonamento); dall’altra parte, vi sarebbe invece un significativo apprezzamento delle app scaricate dagli store (+ 89%) e dei contenuti veicolati mediante il mobile internet (+ 200%).
A condurre la classifica delle 50 applicazioni maggiormente redditizie, sia sull’App store, che su Google Play, sono sicuramente i giochi, con una prevalenza superiore al 50%. Particolarmente minoritaria è la presenza di realtà italiane che riescono a entrare nella lista delle 50 app più redditizie, con una buona parte rappresentata dalle realtà più giovani e indipendenti. Secondo l’indagine, compiuta su un campione di circa 200 sviluppatori italiani di app, se è vero che la metà ha guadagnato meno di 1.000 euro nel corso dell’ultimo anno, il 7% ne ha guadagnati più di 50mila.
In forte crescita anche la vendita di app musicali e video, entrambi con una percentuale superiore al 30%. Bene altresì il segmento delle “in-app billing”, cioè le app scaricabili gratuitamente, con add-on a pagamento, o quelle “prova e acquista”. Segno che il mercato delle app, pur non certo remoto, si sta già evolvendo, abbracciando le nuove tendenze di bisogno da parte di un’utenza sempre più esperta.