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Cloud ibrido: la nuova soluzione IBM per le imprese

di Noemi Ricci

12 Settembre 2011 09:20

Per le imprese in cerca di servizi di cloud computing adatti al proprio business, IBM ha messo a punto una soluzione di cloud ibrido capace di coniugare la flessibilità e scalabilità di quello pubblico con la protezione di quello privato.

Il cloud computing sta conquistando gradualmente le imprese di ogni dimensioni, in particolar modo quelle del middle market, che ne apprezzando i vantaggi in termini di costi e semplificazione della gestione hardware e software. Tra le soluzioni presenti sul mercato, quelle ibride, in costante aumento, consentono di conciliare la flessibilità e la scalabilità del cloud pubblico – dove i server sono gestiti da un fornitore esterno – con la protezione delle risorse critiche che quello privato – dove i server sono di proprietà del cliente – è capace di garantire.

E l’ultima proposta IBM arriva proprio nel campo del cloud ibrido, grazie alle funzionalità del software IBM Tivoli unite alla tecnologia di integrazione di applicazioni e dati, derivante dall’acquisizione di Cast Iron.

In sostanza il cloud computing ibrido consente di semplificare la gestione delle risorse “in-house” utilizzando applicazioni esterne in modalità “as-a-service”.

L’offerta di cloud ibrido IBM :

  • risorse di controllo e gestione, come policy, quote, limiti, regole di monitoraggio e di performance per il cloud pubblico;
  • sicurezza, come controllo dell’accesso degli utenti, tramite sincronizzazione automatica delle directory utente delle applicazioni cloud e on-premise;
  • integrazione delle applicazioni, mediante un approccio semplificato;
  • provisioning dinamico capace di supportare il “cloud bursting”, ovvero il trasferimento dinamico dei carichi di lavoro da ambienti privati a cloud pubblici nei periodi di picco.

Questo per consentire alle organizzazioni IT di qualsiasi dimensione, indipendentemente da dove risiedano, di massimizzare visibilità, controllo e automazione sulle proprie risorse e sugli ambienti di elaborazione.

Come spiega Gennaro Panagia di IBM Italia, il cloud ibrido consente di utilizzare in modo rapido e a costi competitivi soluzioni SaaS, e di poterle integrare in modo efficace con l’IT on premise.

Questo il motivo per il quale, secondo gli analisti del settore, il cloud ibrido già parte della strategia IT del 39% delle imprese e si prevede che questa percentuale cresca nel prossimo futuro fino al 61%.