Secondo uno studio commissionato da T-Mobile UK a YouGov, società che si occupa di effettuare ricerche di mercato
- il 23% degli intervistati ha dichiarato di essere soggetto a restrizioni da parte della propria azienda che vieta l’accesso a siti social networking;
- l’11% ha affermato di aver ricevuto il divieto di utilizzare le web email
- e molti hanno dichiarato che spesso non possono accedere a Google.
Il risultato dell’indagine di YouGov, che ha coinvolto un campione di 2000 utenti inglesi che utilizzano internet sul posto di lavoro, è in linea con le conclusioni a cui sono giunti lo studio di Barracuda e quello di Sophos focalizzati sulla libertà di navigazione da concedere ai dipendenti.
Dallo studio di YouGov è emerso che il 48% degli intervistati ha dichiarato di utilizzare il proprio cellulare per collegarsi ad Internet sul posto di lavoro, mentre il 15% ha affermato di nascondersi in bagno per poter accedere alla Rete.
Le azioni compiute online durante l’orario di lavoro sono tra le più diverse: si passa dalla prenotazione di una vacanza e si arriva al download di file musicali.
Ad ogni modo, il 25% degli utenti è a conoscenza della possibilità di accedere alla Rete dal proprio cellulare, ma dichiara di non essere in grado di utilizzare il servizio.