Il crimine informatico continua a crescere, tanto da diventare un vero e proprio modello di business, che “consente” di guadagnare illegalmente sottraendo informazioni personali, con tanto di prezziario: carte di credito fino a 30 dollari, credenziali bancarie fino a 850 dollari e account email a 20 dollari.
L’ultimo studio Symantec “ISTR – Internet Security Threath Report“, evidenzia l’accuratezza e complessità degli attacchi, favoriti dalla scarsa attenzione degli utenti.
L’Italia continua tristemente a scalare posizioni nella classifica dei paesi UE con più computer infettati da bot, che vengono utilizzati dai cyber criminali per veicolare attacchi Spam, Phishing, virus e malware in generale.
Dal 2007 abbiamo guadagnato una posizione all’anno, collocandoci secondi nel 2009. Tra le piaghe più significative, proprio il Phishing, che regala all’Italia il primo posto tra i paesi di lingua non inglese in termini di diffusione del fenomeno.
Symantec, evidenzia come, attraverso semplici accorgimenti, è possibile limitare i rischi di sicurezza informatica: configurare in modo adeguato la posta elettronica e limitare l’accesso di dispositivi esterni (ad esempio le penne USB), ma soprattutto creare la giusta consapevolezza sul tema attraverso la formazione dei dipendenti e la sensibilizzazione del management sugli investimenti.