Cresce il numero di aziende che si affidano a soluzioni di Cloud Privato ma puntando anche a modelli di delivery ibridi – per ridurre i costi, favorire l’agilità e velocizzare l’innovazione.
Lo ha rivelato un’indagine HP condotta a livello globale: entro il 2016 il 75% dei servizi IT aziendali sarà basato su Cloud, il 39% dei quali di tipo privato, il 21% gestito (da terzi) e il 15% pubblico.
Quale Cloud?
A fare da contraltare c’è un 25% di aziende che prevede di continuare a fare affidamento sull’IT tradizionale come modello chiave di delivery.
In generale le aziende si dimostrano orientate alle tecnologie Cloud che si poggiano su architetture aperte estendibili, con il 59% degli intervistati che ritiene che il Cloud Computing debba evolvere verso una piattaforma aperta.
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Con riferimento al Cloud Pubblico, i fattori cruciali per scegliere questo tipo di soluzioni riguardano la sicurezza (72%), la presenza di SLA specifici (61%) e la capacità di gestire carichi di lavoro di livello enterprise (59%).
Pro e contro
A fare da traino sono: riduzione dei costi (68%), incremento dell’agilità (59%) e miglioramento dei servizi offerti (55%).
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Le principali barriere all’implementazione di una soluzione Cloud sono invece: la definizione degli SLA (Service Level Agreement) (68%); il rispetto di regolamenti e della governance (63%); la gestione di problemi inerenti la sovranità dei dati (62%); l’identificazione del partner strategico corretto (62%).
Il 54% delle aziende ha elaborato strategie di Cloud sourcing per trasferire applicazioni e carichi di lavoro sulla Nuvola, soprattutto: CRM (71%), Storage e Backup del database (67%), archiviazione e storage (65%). Poco considerate, invece, le applicazioni finanziarie.
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Affinchè il Cloud nelle aziende possa diventare una realtà manca ancora un piccolo passo, visto che quasi la metà delle aziende (48%), nonostante riconosca il Cloud come una scelta strategica, non ha condotto alcuna analisi sul ritorno degli investimenti dei propri progetti di Cloud Computing.
Chi lo ha fatto, invece, si affida esclusivamente a metriche per rilevare il “time to delivery” (16%), oppure calcolando il rapporto costo-benefici delle proprie scelte Cloud.