Più piccole sono le aziende, meno si ricorre alla banda larga. Le società più grosse apprezzano di più i vantaggi delle connessioni Internet broadband, ma sono anche meglio servite e supportate, generalmente meno affette da problemi di digital divide.
Le piccole imprese italiane, quindi, restano ferme al palo, penalizzate nei servizi e nella cultura digitale, che risulta scarsa.
Questo quanto emerge dall’indagine presentata oggi da Gabriele Galateri di Genola, delegato di Confindustria per le comunicazioni e lo sviluppo della Banda Larga, in occasione del convegno “Il volàno della banda larga: competitività e benefici per il territorio” organizzato nei giorni scorsi dall’Unione Industriali di Pordenone.
Scarsa conoscenza delle opportunità offerte dalla Banda Larga e dimensione aziendale contenuta restano pertanto sinonimo di ritardo digitale.
La crescita della domanda di servizi aziendali broadband sarebbe invece tanto utile per la creazione di un ecosistema digitale efficace, in grado di incrementare la produttività delle imprese stesse.
Un’indagine Between sulle imprese con meno di 50 addetti e che non fanno uso delle banda larga rivela la causa principale di questa mancanza: l’opinione diffusa della sua inutilità.
Il problema da combattere sembra quindi essere la disinformazione e il basso livello di alfabetizzazione digitale.