Costi elevati, dispendio di tempo e risorse: ecco le cause prime che inducono le aziende a migrare sul Web per gli incontri di lavoro, anche e soprattutto all’estero.
E la crescente familiarità con gli strumenti di comunicazione Internet incide non poco ad abbattere i costi passivi delle trasferte poco produttive, ben il 51% di quelle totali per le imprese italiane.
Questi i primi dati della ricerca promossa da Skype sull’utilizzo di tecnologia digitali “alternative” per i meeeting di lavoro.
Dal campione di 1.200 intervistati risulta primaria la preferenza per la nota soluzione Skype (49%), seguita da sistemi di Instant Messaging (47%), teleconferenza (40%) e videoconferenza (32%).
Dal punto di vista dell’efficacia, lo scettro è saldamente in mano alle email (78%), che distaccano di oltre venti punti percentuali Skype (57%), video chiamate (44%), chiamate convenzionali (33%), IM (27%) e social network.
Curiosi i dati sulle perplessità legate agli incontri internazionali da remoto. Il 6% è contrario dopo essere incappato in errori di gestione (come lasciare inavvertitamente i microfoni aperti!), il 36% non gradisce comunicare con persone che risiedono in fusi orari differenti mentre il 30% non è favorevole a trattare con persone di cui non si conosce il volto.