La ricerca “Big Data, Bigger Digital Shadows, and Biggest Growth in the Far East” realizzata da IDC e promossa da Emc conferma la crescita esponenziale dei cosiddetti Big Data, le cui potenzialità per aziende e consumatori sono tuttavia ancora poco sfruttate.
La maggior parte delle informazioni (68% nel 2012) è creata dai consumatori attraverso i social media, Internet, i sempre più numerosi dispositivi mobili (soprattutto smartphone e tablet), la TV digitale e così via.
Nonostante l’enorme archivio di dati a disposizione degli stessi utenti ma anche delle aziende, solo una piccola parte viene sfruttata in maniera adeguata.
Solo il 3% dei dati prodotti nel 2012 è stato correttamente individuato e appena lo 0,5% è stato sottoposta ad una attenta analisi.
Eppure, in quest’ultimo anno ben il 33% dei dati raccolti è stato considerato potenzialmente utile da parte di IDC; si tratta in totale di ben 13mila exabyte di informazioni.
Secondo IDC si assisterà da qui ai prossimi anni a notevoli investimenti in hardware, software e telecomunicazioni, tutte aree considerate “infrastruttura” dei Big Data. Alle imprese il compito di cogliere le opportunità offerte dall’universo digitale.
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Come già anticipato da IDC, infatti, la contrazione dei budget IT nelle aziende italiane dovuto alla crisi economica ha sostanzialmente risparmiato gli investimenti verso ciò che IDC chiama “terza piattaforma”: Cloud, Social Media, Mobile e Big Data, appunto.