Le aziende italiane scelgono il wireless per le sue caratteristiche di flessibilità, pervasività e semplice realizzazione di infrastrutture di rete. La crescita annua nel 2008 è stata del 17%, con un giro d’affari salito a 3,5 milioni di euro (+34% rispetto al 2006). Un ottimo trend nonostante la crisi incipiente al momento dell’analisi. I dati riguardano l’intero settore Mobile e Wireless: hardware, apparati aziendali, software, servizi e soluzioni di supporto e formazione.
È quanto emerge dal Rapporto dell’Osservatorio Mobile & Wireless Business, promosso da Assinform e School of Management del Politecnico di Milano.
Le aziende hanno dato un forte input al settore, con oltre 100 milioni di euro spesi in connettività business e un significativo incremento nell’acquisizione di smartphone (+20%), notebook (il 40% del mercato) e hardware di rete.
La chiave di volta per questo tipo di investimenti è il periodo di rientro dalla spesa, per la maggior parte delle aziende inferiore a due anni.
Di rilievo è anche l’indice di profittabilità dell’investimento, che determina nel breve periodo un guadagno doppio rispetto all’esborso iniziale.
Un gradino più in basso si piazzano i servizi, che rappresentano solo il 10% del mercato, ma con un possibile rilancio nel 2010, considerando che con il tempo le spese per le infrastrutture di rete potrebbero diminuire sostanzialmente.