Da gennaio 2013 verranno attivate gradualmente in Italia le antenne 4G per veicolare il segnale LTE. Si prospetta però un inconveniente: la frequenza su cui opereranno potrebbe creare interferenze con la ricezione del segnale TV del Digitale Terrestre.
Il segnale LTE già lanciato da TIM, Vodafone e Tre Italia in alcune località italiane non ha costituito finora problemi di sorta in quanto operante ad una frequenza non toccata dal Digitale Terrestre.
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Le nuove antenne opereranno invece a 800 MHz, ponendo quindi i già citati problemi di interferenza con i sistemi riceventi televisivi.
Per minimizzare i problemi previsti per 700mila abitazioni coinvolte, il Governo si prepara ad attivare un servizio di pronto soccorso per i cittadini.
I cittadini che non riusciranno a vedere correttamente alcune frequenze del digitale terrestre, potranno chiamare un call center – che dovrebbe essere gestito dalla Fondazione Ugo Bordoni – che invierà sul posto, con intervento gratuito, uno degli operatori disponibili.
Secondo quanto riportato dal Ministro Corrado Passera, sarebbero infatti allo studio «provvedimenti normativi […] idonei a definire le modalità con cui gli operatori di telecomunicazioni dovranno intervenire sugli impianti per la ricezione televisiva domestica ripartendo i relativi oneri».
I costi per l’adeguamento degli impianti con appositi filtri anti-interferenza non graveranno dunque sulle spalle dei cittadini: come dichiarato da Mario Frullone, direttore delle ricerche della Fondazione Ugo Bordoni, «gli operatori hanno già dato la propria disponibilità a farsi carico degli oneri».