Dopo il via libera normativo, procedono le simulazioni e i test di sicurezza che sembrano incoraggiare le compagnie aree a puntare sul servizio di internet ad alta quota.
Le connessioni broadband sugli aerei sembrano non essere una chimera ma, al contrario, un sogno raggiungibile in pochi anni. Merito, anche, delle sperimentazioni tecniche che a ritmo serrato rendono sempre più concreto l’utilizzo del pc, di Internet e delle comunicazioni mobili anche in aereo, soluzione “bramata” da numerosi utenti business.
La disponibilità di Rete in volo sarà realtà per diverse compagnie e il mercato sembra promettente, con ricavi che entro il 2012 dovrebbe raggiungere i 936 milioni di dollari.
Probabilmente le tempistiche, ancora orientative, saranno influenzate dalla grande richiesta dei passeggeri, ai quali interesserebbe poter lavorare e gestire le proprie attività anche in volo.
Si tratterebbe di un ulteriore servizio che restituirebbe fascino al viaggio in aereo, perso a beneficio di soluzioni più comode e a volte più economiche.
Intanto, la società di ricerche MultiMedia Intelligence, stima i ricavi di quest’anno calcolati sulla disponibilità di banda utilizzata per la riproduzione di video durante il volo: 6,6 milioni di dollari. Il primo passo sembra quindi dedicato all’intrattenimento ad alta quota, attendendo gli sviluppi della navigazione “on air”.