La sicurezza dei propri dati non è messa in pericolo soltanto da minacce provenienti da internet. I keylogger, sono strumenti che registrano qualsiasi cosa venga digitata sulla tastiera, mettendo a rischio dati riservati.
I keylogger possono essere sia hardware che software. Nel primo caso si tratta di piccoli dispositivi collegati tra il pc e la tastiera, difficili da rilevare ad occhio nudo per la loro dimensione ridotta e soprattutto invisibili per il computer, incapace di riconoscerne l’esistenza. Nel caso di keylogger software, si tratta di piccoli programmi eseguiti in background che svolgono esattamente la stessa funzione e possono essere installati sul sistema intenzionalmente o in modo fraudolento. Spesso, infatti, questi software viaggiano ‘nascosti’ all’interno di worms e trojan che, una volta eseguiti, installano il programma sul pc all’insaputa dell’utente. Questi ultimi sono più facili da rilevare ma risultano anche più pericolosi, in quanto sono in grado di inviare in remoto (tramite internet) i dati registrati.
Per le imprese significherebbe esporre a tale rischio tutti i documenti redatti su un pc, oltre alla possibilità di vedersi sottrarre password e dati personali. Proprio alle imprese si rivolge SmartLink con il nuovo DeviceLock 6.1, un dispositivo che permette agli amministratori della rete aziendale di controllare tutti i dispositivi collegati alle porte USB e FireWire. Oltre alla funzione che permette di individuare i keylogger, DeviceLock permette anche il blocco di hub USB esterni, nonché di creare modelli di policy esportabili su diversi dispositivi, in modo da utilizzare lo stesso set di regole ovunque.