Le piccole e medie imprese sono tra i bersagli preferiti degli attacchi informatici, in quanto considerate più vulnerabili per la scarsa disponibilità di personale specializzato impegnato nella protezione degli asset IT.
A sostenerlo è anche l’ENISA (European Network and Information Security Agency), l’agenzia europea per la sicurezza delle reti e dell’informazione.
Di fatto, sono ancora troppe le Pmi convinte che possa bastare un buon antivirus per garantire la sicurezza dei propri software, mentre è chiaro che per fronteggiare le minacce informatiche occorrano soluzioni più complete, modellate su misura per le loro esigenze e composte da hardware, software e servizi professionali di consulenza.
Per rispondere a questa esigenza, numerosi provider stanno orientando le porprie offerte in direzione del mercato SME (ossia Pmi) con offerte integrate e a costi sostenibili.
Una delle più recenti proposte è quella COLT, che ha annunciato l’offerta del primo portafoglio di sicurezza creato appositamente per le piccole e medie imprese europee.
L’offerta per le Pmi si divide in tre aree principali:
- Protezione, per fornire sicurezza IT anche per quanto concerne aspetti di sicurezza fisica e processi interni;
- Affidabilità, per mantenere operativo il business senza interruzioni e assicurare il costante accesso alle informazioni;
- Continuità, per garantire un ripristino delle procedure operative rapido e senza perdite di informazioni in caso di imprevisti.
A rendere più appetibile l’offerta, dovrebbe l’esperienza già acquisita nel medesimo campo nel settore finanziario, che si traduce in eccellenti SLA (Service Level Agreement) del settore su base “pay per use”.