Banda larga? Una realtà ormai stabile

di Alessandra Gualtieri

17 Gennaio 2008 12:30

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Mentre l'Istat diffonde gli ultimi trend sull'uso del web in Italia, un nuovo studio descrive lo scenario mondiale in termini di diffusione del broadband

Cresce la diffusione della banda larga nel mondo e lo fa a passo spedito. Considerato il valore intrinseco di una piena copertura territoriale, in termini tecnologici ma anche economici, dell’accesso broadband internet per privati e imprese, è naturale che gli sforzi collettivi negli ultimi anni si siano concentrati in direzione di una collettività all digital.

Grazie alla definizione di tecnologie alternative alla classica conessione wireline, come quelle ottiche e wireless, tutte le Regioni del mondo hanno compiuto significativi progressi.

Secondo un recente studio Point Topic, l’Europa è ancora tra i bacini più dinamici: nel terzo trimestre 2007 i nuovi abbonati sono stati tra i più numerosi nel mondo (3,5 milioni di nuovi utenti), contribuendo ad una crescita complessiva pari a 328,8 milioni di nuovi utenti.

Il ritmo generale di diffusione sembra essersi leggermente rallentato (+4,72% rispetto al +5,16% del trimestre precedente), ma è solo un dato relativo, causato dalla maturazione di mercati come quello statunitense e canadese (soltanto +3,29%).

Nel Vecchio Continente, invece, mercati tradizionali fra cui anche Italia, Germania, Francia, Gran Bretagna e Spagna hanno continuato ad espandersi a passo deciso (4,05%).

Il vero boom lo ha registrato l’Europa dell’Est (+11,54%). Un caso a parte lo segna l’America Latina (+8,63%), in calo nonostante un numero di abbonamenti in crescita. Stessa cosa Asia pacifica (2,4%) e Sud Est asiatico (6,04%), dove gli abbonati sono però saliti a quota 3,9 milioni, dei quali ben il 90% è cinese.

Le cifre globali riflettono una tendenza comune, che lega indissolubilmente gli utenti ad un Internet declinato in versione broadband. I recenti dati Istat sull’Italia, ad esempio, evidenziano il diffondersi delle tecnologie digitali e dell’uso del Web, con una riduzione delle connessioni analogiche (dal 18,7% al 14,7%), in favore dell’accesso in banda larga (22,6%).