Il Wimax mobile potrebbe rivelarsi una tecnologia dirompente già entro i prossimi due anni.
Complice la diffusione della banda larga nei dispositivi portatili e nei notebook, gli utenti globali potrebbero arrivare a quota 80 milioni nel 2013.
Sono questi i dati diffusi dalla società di ricerche Juniper, che prevede un boom dei consumi per il 2010 e che stima in 23 miliardi di dollari l’anno il futuro giro d’affari generato dall’ecosistema di apparati, servizi e terminali 802.16e.
«Stiamo assistendo al moltiplicarsi dei test per il WiMax mobile 802.16e e al definirsi di nuovi accordi di rete, almeno 50 soltanto nel 2007», ha dichiarato Howard Wilcox, autore del rapporto Juniper. Si tratta di un mercato in fermento su tutti gli scenari locali, anche perché il WiMax 802.16e è una piattaforma flessibile capace di operare in triplice modalità d’uso.
A trainare il mercato, anche la recente inclusione delle tecnologie WiMax nella famiglia di standard IMT-2000 per la banda larga mobile 3G da parte dell’ITU.
In linea con le valutazioni Juniper, anche secondo Infonetics Research i profitti per i produttori registreranno cifre record (+87% al 2010), con una crescita degli utenti nell’ordine dei 60 milioni entro tre anni.
A determinare il vero successo di mercato sarà la differenziazione dell’offerta, in termini di apparecchi e di soluzioni proposte dai service provider: selezionando un target specifico all’interno del “calderone” degli utenti mobili, si incrementerà la domanda indirizzando il mercato verso settori trainanti come quello business, con servizi a valore aggiunto per le aziende.
Mentre Usa, Giappone e Corea del Sud sono mercati maturi, in Europa siamo ancora indietro. In Italia, poi, stiamo ancora adesso entrando nel vivo dell’asta per le licenze d’uso delle frequenze.
Con il rilascio delle prime licenze a febbraio 2008, tuttavia, lo scenario potrebbe mutare, generando una spinta propulsiva per le applicazioni mobili.
L’accesso wireless alla larga banda rappresenta una grande opportunità per sviluppare servizi su Internet e risolvere problemi di connettività. Tuttavia, sarà necessario attendere prima che si completi il processo di regolamentazione per l’accesso disaggregato e la definizione delle tariffe.