Le aziende, così come gli utenti privati, potrebbero sovraccaricare l’attuale capacità della Rete per condurla poi al collasso entro il 2010.
A tracciare questo quadro dalle sfumature apocalittiche ci ha pensato Nemertes Research Group, organizzazione che conta uno staff di analisti.
Nel giro di pochi anni, dunque, il peso dei dati inseriti potrebbe superare di gran lunga la capacità della Rete di trasportarli, arrivando quindi ad un “disastroso” congestionamento.
«Le infrastrutture di accesso Internet, in particolare in Nord America, cesseranno di essere sufficienti per sostenere la domanda entro i prossimi tre-cinque anni», hanno così sostenuto gli analisti.
Nemertes ha, inoltre, calcolato che nei prossimi due anni le aziende che si occupano di reti a banda larga e di qualunque infrastruttura che coinvolga Internet dovranno investire almeno 130 miliardi di dollari, per evitare il collasso. Soltanto nel Nord America dovranno essere spesi tra i 40 e i 50 miliardi di dollari nei prossimi 3-5 anni.
Almeno il doppio rispetto a quanto previsto nei piani aziendali, precisano da Nemertes, ma il minimo per evitare la “catastrofe”.