La Sicurezza 2.0 secondo Symantec

di Alessandra Gualtieri

8 Novembre 2007 11:30

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La società ha acquistato Vontu, specializzata nelle soluzioni di Data Loss Prevention, e mira alla leadership del mercato eSecurity aziendale

Maggiore tutela delle informazioni grazie alle soluzioni DLP (Data Loss Prevention): ecco l’obiettivo di Symantec, che ha annunciato l’acquisto del leader in questo comparto, Vontu, per un valore di 350 milioni di dollari.

Sicurezza in versione 2.0, quindi, per il colosso statunitense che punta a imporsi nel mercato globale delle soluzioni per storage e sicurezza di reti ed endpoint, offrendo alle aziende tutti gli strumenti per scongiurare perdita o compromissione di dati sensibili e informazioni scambiate o archiviate, in virtù di sofisticate applicazioni di Data Loss Prevention, che da oggi si vanno ad aggiungere al già vasto portfoglio della società.

Presto le aziende potranno perciò usufruire di una piattaforma completa
di servizi
che rafforza la vision di Symantec, secondo cui
è necessario andare ben oltre la protezione di dispositivi e sistemi per garantire massima efficienza alle imprese: i primi a dover essere tutelati sono i contenuti, le informazioni critiche.

«In uno scenario di business caratterizzato da crescente competitività, trasparenza e regolamentazioni, le aziende devono poter avere la certezza che i propri asset principali, ovvero le informazioni, siano assolutamente sicuri. Solo a quel punto la sicurezza potrà diventare un fattore abilitante, e non inibitorio, per il business», ha commentato Tom Kendra, Group President Security and Data Management Group di Symantec.

In effetti, per evitare il rischio di fuga o perdita di dati, per le imprese risulta una mossa vincente affidarsi alle soluzioni DLP e ad una policy di data protection. In questo scenario, le soluzioni Vontu di Data Discovery e Protection a livello di rete ed endpoint potrebbero davvero permettere a Symantec di imporsi nel mercato.

Il tutto, a beneficio delle imprese che possono così disporre di ulteriori strumenti per identificare la collocazione dei dati critici archiviati, al fine di consentire un costante monitoraggio ed un più stretto controllo, impedendo allo stesso tempo che le informazioni possano essere inviate senza consenso all’esterno attraverso email, Web o IM.