Tempi duri per gli Stati Uniti, terra d’asilo per circa un terzo degli spammer di tutto il mondo. Lo studio di Sophos sulle nazioni di provenienza della posta indesiderata infatti parla chiaro: il 28,4% delle e-mail spazzatura proviene dagli USA.
Sono questi i risultati dell’analisi trimestrale dell’istituto di ricerca, che continua a stilare la classifica delle dodici “maglie nere” della sicurezza informatica mondiale.
Proprio gli Stati Uniti mostrano un preoccupante incremento, nella quantità di spam prodotto, rispetto alla precedente rivelazione.
Un risultato che si contrappone al ciclo virtuoso che coinvolge invece il Canada, riuscito a scendere sotto l’1% percento di posta indesiderata creata nel suo territorio (lo 0,8%, per l’esattezza).
Ma il “primato” degli Stati Uniti non è unicamente a livello quantitativo, ma anche qualitativo: la maggior parte degli spammer che popolano il territorio statunitense, infatti, sono cracker di alto livello riusciti a creare nel tempo un elevato numero di “computer zombie” in grado di offrire una cassa di risonanza ai loro attacchi.