Il prossimo anno, gli hacker avranno pane per i loro denti: servizi di Web 2.0, dispositivi mobili e tecnologie RFID saranno soggetti a molteplici attacchi.
Lo rivela uno studio del Georgia Tech Information Security Center (GTISC), un’organizzazione che si occupa di effettuare ricerche di mercato.
Che gli strumenti di Web 2.0 potessero essere sottoposti ad attacchi informatici non è una novità. Diversi studi, infatti, si sono soffermati ad affrontare la questione, come quello di IDC, ultimo in ordine cronologico.
Per quel che riguarda i dispositivi mobili, il team di ricercatori prevede che le minacce sotto forma di spam e di phishing vocali cresceranno notevolmente. La crescita sarà direttamente proporzionale al numero delle persone che utilizzeranno telefoni cellulari con la connessione Internet.
Il centro di ricerca prevede, inoltre, che i vendor implementeranno continuamente, alle loro applicazioni e ai loro servizi, nuove funzionalità. Di conseguenza, cresceranno anche gli eventuali problemi collegati alla sicurezza.
Infine, anche se la tecnologia RFID non è nuova, gli analisti prevedono, per i prossimi cinque anni, una crescita degli investimenti e un conseguente potenziamento degli strumenti utilizzati. Gli hacker sfrutteranno la situazione, con la speranza di ottenere profitti dagli ignari utenti.