La maggior parte delle aziende non conosce l’entità della spesa sostenuta per l’energia IT. Ciò accade perchè i consumi di energia sono sottovalutati nell’ambito delle politiche di acquisto.
A rivelarlo è l’ultimo studio pubblicato dall’Economist Intelligence Unit, “IT e ambiente: un nuovo punto dell’agenda del CIO?”, per analizzare le strategie che le aziende stanno adottando per non avere un impatto negativo sull’ambiente.
Come dimostra il report, per oltre un terzo dei manager IT intervistati, il 42%, la propria azienda non adotta misure per il controllo della spesa di energia collegata ai prodotti IT.
Inoltre, tra le aziende che invece effettuano questo controllo, il 24% ritiene di aver registrato un aumento del consumo di energia durante gli ultimi due anni. Per il 64% degli intervistati, ciò che potrebbe far cambiare in meglio la situazione è dato dall’istituzione di uno standard industriale per l’efficienza energetica, in grado di modificare le politiche adottate in fase d’acquisto.
Ad ogni modo, i costi dell’energia e la preservazione dell’ambiente sono temi che si stanno affacciando in maniera importante nella quotidianità dei manager IT. Infatti, secondo l’Agenzia per la Protezione dell’Ambiente americana (EPA), nel 2006 i server e i data center utilizzati negli Stati Uniti hanno registrato il doppio dei consumi rilevati nel 2000. A dimostrazione che le aziende non hanno ancora adottato strumenti per controllare e ridurre le emissioni di carbonio delle loro infrastrutture IT.