All’IDC Security Forum, di scena a New York, si delineano i trend del futuro in materia di sicurezza. La parola d’ordine per le PMI sembra essere “outsourcing”.
Gli analisti del settore intervenuti all’evento sembrano infatti concordare sulla crescente richiesta, da parte delle imprese, di affidare la protezione della propria struttura IT a società esterne specializzate in sicurezza informatica.
I motivi alla base di questa decisione sembrano essere anzitutto legati alla complessità delle tecnologie in uso nelle aziende, che richiedono continui investimenti per essere aggiornate e soprattutto hanno bisogno di staff tecnici sempre più numerosi e competenti.
Ulteriore elemento che farebbe preferire l’outsourcing è la compliance, ovvero la rispondenza della dotazione informatica (hardware e software) alle normative vigenti. Piuttosto che assumere nuovo personale e acquistare soluzioni di sicurezza apposite, le PMI potrebbero valutare più conveniente affidare l’intero processo a terzi.
In prima linea ci sono ovviamente le grandi società di sicurezza, già attive nell’offerta di servizi specializzati. La sorpresa potrebbe invece venire dagli operatori di rete, che sembrano i più adatti ad occuparsi della sicurezza perimetrale e sono quindi i più avvantaggiati nell’occuparsi della gestione della rete con antivirus, firewall e filtri antispam.
Dello stesso avviso è John Pescatore, analista di Gartner: «l’outsourcing sta crescendo perché molte imprese preferiscono alleggerire le routine relative alla gestione del firewall e delle intrusioni, in modo da potersi concentrare sugli aspetti relativi al proprio business».
Permangono tuttavia alcuni punti a sfavore del security outsourcing, legati soprattutto alla paura di affidare ad altri un aspetto cruciale come la protezione di dati sensibili e informazioni riservate sulla propria azienda.