Che sia un PC desktop, un portatile o anche uno smartphone, non importa: basterà avere una connessione a internet per poter usufruire di Windows XP, completo di tutte le sue applicazioni.
Questo è l’obiettivo, senza dubbio ambizioso, che si sono prefissate di raggiungere AMD e Nivio. La società produttrice di microprocessori ha infatti operato un sostanzioso investimento nel progetto in corso di sviluppo in casa Nivio, azienda attiva nel settore della virtualizzazione che è considerata tra i pionieri dell’hosted desktop.
Proprio dalla filosofia dell’hosted desktop prende il via il nuovo progetto. Come hanno già dimostarto società quali Citrix, poter contare su un sistema operativo fruibile in remoto tramite browser web presenta un numero considerevole di vantaggi. Anzitutto, tutte le operazioni sono eseguibili allo stesso modo indipendentemente dal dispositivo utilizzato, una vera manna dal cielo per i mobile worker che hanno in palmari e smartphone i loro strumenti di lavoro principali.
Con questa partnership si intende:
- diffondere la visione di Nivio di ampliare nel mondo la possibilità di accedere virtualmente ad ambienti Windows, da qualsiasi tipo di dispositivo, dal PC Linux allo smartphone;
- supportare la missione di AMD che, secondo le parole di Giuseppe Amato, direttore ufficio vendite e marketing di AMD Europa, si è posta l’obiettivo di fornire l’accesso ad Internet e ai prodotti IT al 50% della popolazione mondiale, entro il 2015.
L’investimento di AMD è infatti parte della 50×15 Initiative. Come è evidente però, non mancano concreti risvolti positivi anche per le aziende.
Di fatti, una particolarità del sistema è consentire l’utilizzo di Windows XP anche tramite terminali che, a livello hardware, non avrebbero la potenza necessaria per farlo girare. Questo vuol dire una minore spesa in termini di dotazione IT per le aziende, che potrebbero godere dei vantaggi del sistema operativo anche su macchine più datate.
Il servizio di Nivio è, attualmente, in fase beta, ma come afferma Sachin Duggal, fondatore della società, è già molto popolare tra gli studenti Indiani che non hanno un proprio PC ma hanno accesso alla Rete attraverso gli Internet point.