Le tecnologie consumer-oriented stanno dilagando nelle aziende. I datori di lavoro devono adottare misure cautelative per prevenire problemi di sicurezza legati ad uso improprio di queste applicazioni.
Già Gartner si era occupata di analizzare i cambiamenti apportati negli uffici dal processo di consumerization.
Ora anche Proofpoint, vendor di prodotti per la sicurezza, ha annunciato i risultati di una nuova ricerca.
Si tratta di “Outbound E-Mail and Content Security in Today’s Enterprise”, condotta a Marzo da Forrester Consulting su un campione di 308 aziende americane.
In particolare, dall’indagine è emerso che il 20% dei manager IT intervistati hanno applicato, negli ultimi anni, provvedimenti disciplinari nei confronti di quei dipendenti che hanno violato i regolamenti per l’utilizzo di blog o di sistemi di instant messaging.
Inoltre, più del 10% ha applicato provvedimenti per quei lavoratori che hanno usato programmi di file sharing per uso personale durante gli ultimi 12 mesi, mentre il 14% ha assistito a violazioni nel regolamento di siti di social networking.
Il 9% degli intervistati è arrivato addirittura al licenziamento dei dipendenti che hanno utilizzato blog e applicazioni IM causando problemi alla sicurezza aziendale.
Sebbene, dunque, sono sempre di più le imprese che adottano blog, wiki, social networks e altre applicazioni Web 2.0, sono ancora molte quelle che manifestano preoccupazioni riguardo il loro uso.
Come è riportato nello studio, i nuovi social networking e altri social media rappresentano un’ottima fonte per le minacce in Rete. Le aziende hanno paura che i loro dati finanziari, le loro informazioni riservate o altro materiale privato sia trascritto sui blog, spedito con sistemi di instant messaging o trasmesso in altro modo.
In linea generale, le aziende si dichiarano pronte a prevenire qualsiasi minaccia. Infatti, sono stati già imposti alcuni regolamenti per disciplinare l’utilizzo di questi strumenti: il 62% ha creato delle regole per l’uso di blog e sistemi di IM, il 64% ha dettato legge sull’uso di sistemi di file sharing e il 58% sull’uso di strumenti di social networking.