Il mercato Cloud sta maturando anche in Italia, così come le aziende che vogliono un pacchetto “vestito” di funzioni innovative per il proprio business. Di qui l’idea di Capgemini. di creare un cloud ecosystem che faccia sinergia con start-up e fornitori cloud per offrire un servizio chiavi in mano alle aziende. Capgemini ha scelto l’Italia come primo Paese europeo per varare questa piattaforma, il mese scorso. Ce ne parla in anteprima, per PMI.it, il Senior Executive responsabile dei servizi cloud dell’azienda, Gianluca Ciminata.
Come sta maturando l’offerta cloud italiana, dove provate a inserirvi con questa formula?
Il mercato del Cloud si sta focalizzando su Bpas (Business process as a service) e Iaas (Infrastructure as a service), che divenuto ormai una commodity, viene assorbito all’interno del Paas (Platform as a service).
Cosa sta succedendo sul fronte Iaas?
Un’analisi effettuata su 450 executive rivela che i costi dello Iaas e delle installazioni on premise ormai non sono molto diversi: un hard disk in azienda e uno storage in cloud più o meno hanno lo stesso costo, con la differenza che il Cloud ha tempi di time-to-market e attivazione più rapidi. Di conseguenza l’infrastruttura sta diventando una commodity. Ecco perché le aziende sono interessate a un passo ulteriore: avere una piattaforma dove c’è sia il server sia un’intelligenza minima. Su questo concordano le analisi di Gartner e Merryl Lynch.
Un esempio, per capire meglio
Molte aziende usano il Paas per accedere a una piattaforma open, per esempio per fare test e collaudi del software o pre-produzione. Questo vale soprattutto per le grandi aziende. Alle PMI la piattaforma open serve per provare servizi nuovi, non core business, per esempio la gestione del magazzino e della logistica. Per usare servizi innovativi invece c‘è il Bpas.
Concretamente di che si tratta?
Sono servizi che aiutano il business in vario modo. Immaginiamo che un cliente voglia ridurre la propria bolletta energetica. Sappiamo che spesso i fornitori commettono piccoli errori di fatturazione. Allora abbiamo messo in piedi una piattaforma che prende le fatture e i contratti dei clienti, confronta le due cose e stima il tasso di errore.
In quali aree possiamo applicare questo concetto?
La fiscalità. Abbiamo un servizio di fiscalità “as a service”, per le pubbliche amministrazioni. Per 13 anni abbiamo gestito quella del Comune di Roma, riconosciuto come un caso di successo europeo in questo ambito. Possiamo quindi gestire via cloud tutti i dati di fiscalità di un Comune, fino al recupero di credito. Un altro esempio è la Competitive intelligence, che lanceremo a marzo. Daremo un servizio che analizza sui social media come i clienti percepiscono il prodotto dell’azienda. Dopo questa analisi, offriamo un viral brand management con i videomaker della community per spingere il brand o un nuovo prodotto. Possiamo infine analizzarne il rendimento, anche in confronto con quello che stanno facendo i concorrenti. Alla fine, insomma, aiutiamo l’azienda a essere più competitiva.
E tutto questo rientra nel vostro cloud ecosystem…
Sì, in altre parole siamo diventati Cloud broker. Abbiamo costruito un cloud ecosystem che si basa sulle innovazioni delle startup (quattro, adesso) e sulle offerte cloud technology vendor. Prendiamo asset tecnologici di diverse startup, li combiniamo con i servizi dei vendor, e offriamo il pacchetto compiuto al cliente, da un catalogo. Per esempio, una delle startup è Habble, che ha sviluppato una tecnologia per ridurre i costi di telecomunicazioni. Abbiamo impacchettato questa tecnologia con un fornitore cloud, per offrire i servizi di ottimizzazione costi descritti prima. Stiamo continuando a selezionare startup, da inserire nella nostra Nuvola.
A una PMI cosa potete offrire in particolare?
Servizi di collaborazione, contact center, CRM… la particolarità è la modalità di offerta. L’azienda viene da noi, sceglie da un catalogo quel che vuole fare e noi gli impacchettiamo l’offerta con diversi fornitori cloud. Facciamo scouting dei vendor di servizi cloud e scegliamo quelli più adatti alle esigenze dell’azienda. Offriamo anche un supporto legale e contrattuale.
E se la PMI non è pronta al Cloud?
Possiamo aiutarla a trasformarsi, per utilizzare i servizi cloud. Valutiamo quali aree dell’azienda possono essere migrate al Cloud, quindi le spostiamo e le orchestriamo (“service orchestration”) con le applicazioni legacy che devono restare presso il cliente. In genere si spostano le aree più dinamiche – per esempio campagne di vendita settimanale – mentre quelle legacy (come il Sap, magari utilizzato una volta ogni tanto), va lasciato presso il cliente. L’aspetto importante, su cui stiamo costruendo il nostro fattore competitivo, è l’orchestration delle due cose.