Per ridurre costi e complessità dell’ICT aziendale, le PMI potranno usare apparati multi funzione, Storage con applicazioni e servizi. È una tendenza che nasce dall’evoluzione dell’Hardware (soprattutto processori) e dalla convergenza tra diverse industriy, rientrando nel fenomeno più generale che sta mettendo alla portata delle piccole imprese soluzioni un tempo appannaggio delle grandi aziende. È un cammino appena cominciato ma che porterà lontano, secondo quanto ci riferisce Giacomo Mosca, responsabile Server e Storage della joint venture di LenovoEMC (ex Iomega). I primi segnali della nuova tendenza si vedono a SMAU Milano 2013.
Cosa comprano e non comprano più le PMI italiane? Quali le macro-tendenze?
Lo Storage va sempre bene, mentre il mercato Server è in calo, un po’ per la tendenza alla virtualizzazione, un po’ per la crisi economica. Il Cloud svincola le aziende dal possedere le macchine e anche nelle PMI abbiamo visto cominciare questo fenomeno. Certo, tutto avviene seguendo le caratteristiche precipue e la scala delle PMI: prima la scala dell’offerta cloud escludeva per costi e complessità la PMI, adesso ci sono pacchettizzazioni semplificate e più economiche.Le soluzioni non sono esaustive e non vedremo uno spostamento totale verso queste tecnologie, ma si sta cominciando. Le PMI tendono a un modello ibrido, a partire proprio dallo Storage. Le aziende iniziano, almeno in parte, a usare sistemi di Cloud Storage, che non contengono tutti i dati aziendali – un po’ per il costo delle repository online e un po’ per problemi di banda – ma sono sistemi ibridi, con archiviazione online e backup interni o esterni al perimetro aziendale e integrati con piattaforme di terze parti.
Cosa gradiscono fare le PMI, dove stanno investendo?
Consolidare e riutilizzare. Negli anni passati ci sono stati investimenti consistenti, adesso le aziende preferiscono evitare quelli solo Hardware e ottimizzare l’esistente. Mostrano più attenzione al Software, all’applicazione. Per esempio la tendenza è usare le appliance storage non solo per back-up e memorizzazione dati ma anche per applicazioni terze, come le videocamere di sorveglianza, che richiedono grossi archivi. E’ un esempio di consolidamento di varie applicazioni sulla stessa appliance, evitando di comprarne una dedicata. Altro esempio sono i software di back-up: ora le PMI preferiscono far girare direttamente sul NAS, senza più avare una appliance dedicata. Così è possibile sfruttare la CPU dell’appliance storage, che ormai è abbastanza potente. Uno dei prodotti che presenteremo a SMAU è appunto una appliance che mette insieme il dispositivo di storage e un software di backup che ne dirige il processo sullo stesso NAS.
Ci saranno pure svantaggi rispetto all’avere appliance dedicati per funzioni terze…
Ci sono prima di tutto vantaggi. Un risparmio secco sui costi dell’hardware. La stessa appliance acquistata per il lavoro ordinario di storage e di backup può essere usata anche per altro, senza bisogno di ulteriori acquisti. Inoltre l’architettura è semplificata e quindi è più facile da gestire. Fino a poco tempo fa i processori dei NAS non avrebbero potuto fare tutto questo, ma ormai usiamo gli stessi presenti sui notebook. I limiti ci sono solo con grosse installazioni, del tipo 50 videocamere o più. In questo caso il NAS può avere difficoltà a gestire tutto e può essere necessaria una appliance dedicata.
Quali aziende tipicamente comprano questi sistemi?
Per un tipico negozio non ci sono problemi. Immaginiamo una stazione di servizio, che ha esigenze di sicurezza ma budget limitato.
Quali sono le altre tendenze? La virtualizzazione sta finalmente approdando nelle PMI italiane?
Sì, costi e complessità sono calati. Non più di quattro-cinque anni fa le soluzioni erano rivolte a grandi aziende, adesso i vendor hanno una forte attenzione per la PMI. Allo stesso tempo, il canale di vendita è ormai ben formato per offrire virtualizzazione.
I prossimi passi? Che ci possiamo aspettare? Anche vedendo gli annunci di SMAU…
Costruiremo sempre più pacchetti dedicati chiavi in mano, che comprendono hardware e software preconfigurato, così la PMI può usarli immediatamente. Andiamo inoltre sul mercato con partner che possono risolvere eventuali difficoltà. A SMAU porteremo soluzioni di videosorveglianza e backup: pacchettizzandole, superiamo la tipica difficoltà di integrazione tra Software e Hardware. Ma questa tendenza all’integrazione è nel cuore delle stesse aziende vendor e noi ne siamo pionieri.
La joint venture Lenovo e EMC permette di sviluppare la divisione Storage integrandola con un’offerta di Server e Servizi. Da qui nascono soluzioni Hardware-Software, con servizi di prevendita e postvendita dedicati. Su Storage Lenovo ora ci sono sistemi operativi e tool EMC. Una delle promesse dell’integrazione è la nascita di prodotti e soluzioni che diano il meglio delle due aziende: sarà possibile usare server Lenovo con sistemi operativi dedicati Windows; stiamo sviluppando prodotti a completamento di quest’offerta. Risultato: le PMI potranno fruire di soluzioni tipicamente Corporate per caratteristiche hardware, funzionalità e performance, ma ovviamente a costi e con semplicità adeguati a loro.
Per esempio, quali funzionalità appannaggio delle grandi aziende arriveranno alle PMI?
Ad esempio, poter gestire direttamente macchine virtuali sullo Storage. Il costo per GB è inferiore sulle macchine di storage rispetto agli application server. Basta aumentare la capacità di storage per avere più macchine virtuali. Il sistema risultante è inoltre più semplice. Insomma, semplificazione e risparmio grazie alla convergenza di soluzioni hardware-software: è questo che attende le PMI nel prossimo futuro.