Dopo i tagli ai budget registrati durante la recessione globale, nel 2010 molte imprese opereranno con una spesa IT paragonabile a quella del 2005. Dato che i risultati e le possibilità di crescita dipendono strettamente dalla qualità e dall’affidabilità della rete aziendale, oggi è più che mai necessario disporre degli strumenti per gestire al meglio la rete, tenendo sotto controllo i costi. In particolare, le imprese hanno la necessità di far funzionare senza interruzioni le applicazioni critiche in rete, e di fronteggiare una vera e propria esplosione dell’uso della banda da parte delle applicazioni meno importanti, prime fra tutte quelle di tipo “ludico”, come Youtube, Facebook e Twitter. Anche la crescita dell’uso di applicazioni cloud pubbliche e SaaS (Software-as-a-Service), porta a una maggiore esigenza di larghezza di banda.
In base a un’indagine condotta dalla società francese Ipanema presso i propri clienti, ogni azienda, indipendentemente dalle dimensioni, si trova a gestire su rete una settantina di applicazioni, che possono essere raggruppate in una quindicina di classi applicative, a seconda della loro criticità. Le applicazioni più critiche per le aziende sono solo il 3% rispetto a tutto il volume di traffico. Inoltre, per gestire 54% del traffico a bassa priorità occorrono le stesse risorse che servono per gestire il 3% costituito dalle applicazioni più importanti. Dover gestire un grande numero di applicazioni su rete è molto problematico per le PMI, soprattutto se non dispongono degli strumenti per farlo.
Figura 1: il traffico è ottimizzato in base alla criticità delle applicazioni
La rete sotto controllo
Le tecniche classiche di ottimizzazione della rete, come l’aumento di banda, l’accelerazione, la compressione del traffico, non portano benefici uniformi sulla rete. Inoltre, accelerando il traffico indistintamente, si può accelerare anche traffico dannoso che può creare colli di bottiglia sulla rete. Ipanema Technologies ha messo a punto una tecnologia, Autonomic Networking, che opera dall’alto verso il basso ed è guidata da obiettivi anziché da policy statiche. In questo modo si ottiene piena visibilità sul traffico e si controlla in tempo reale la funzionalità degli applicativi in tutta l’infrastruttura di rete, in base alla criticità e alla priorità definita in base alle esigenze aziendali. È così possibile attivare funzioni di ottimizzazione o decidere di aumentare la banda solo dove e quando serve.
La soluzione si compone di un software e degli apparati fisici da posizionare solo all’interno dei data center e delle sedi centrali. Tutte le sedi remote sono gestite in modo completamente virtuale. La scalabilità di questa soluzione è praticamente illimitata, e offre vantaggi ad una infrastruttura di rete costituita da una semplice linea ADSL come una rete WAN da 10.000 postazioni.
Estendere il concetto di WAN Governance alla rete
Il concetto di governance è stato applicato all’IT ormai da anni. Nel 1998 è stato fondato l’ IT Governance Institute, il quale definisce i principi per una governance corretta delle infrastrutture IT. Quest’ultima si basa su 5 concetti:
- allineare la strategia IT con gli obiettivi di business . Questo concetto è importantissimo, perché l’IT non deve essere più visto come costo, ma come una risorsa fondamentale per l’azienda
- definire le strategie a cascata , ossia l’attuazione degli obiettivi, procedendo dall’alto verso il basso
- fornire le strutture organizzative , le risorse e le persone per attuare le strategie.
- adottare un piano di controllo dell’IT
- misurare le prestazioni , con opportuni indici e parametri.
Uno dei frawemork più comuni per controllo delle prestazioni IT è il COBIT (Control Objectives for Information and related Technology), mentre l’ITIL (Information Technology Infrastructure Library) è un insieme di linee guida per la gestione ottimale delle risorse IT.
Figura 2: La misurazione delle prestazioni di una rete attraverso l ‘ indice RGV
Ipanema ha trasportato questi concetti alla rete aziendale. Una volta definiti gli obiettivi e una volta acquisita la visibilità sul traffico di rete, è possibile decidere le modifiche da adottare per allineare l’infrastruttura di rete ai propri obiettivi.
L’ultimo passaggio di questo ciclo, che viene ripetuto periodicamente, prevede la misurazione dei parametri della rete, attraverso alcuni indici, come MOS (Mean Opinion Score), AQS (Appliance Quality Score), Apdex (Appliance Performance Index) e RGV (RossoGialloVerde).
Ottenere le massime prestazioni da reti ibride
Un approccio che sta prendendo sempre più piede consiste nel combinare la qualità e la disponibilità di livello carrier delle reti MPLS con l’elevata capacità di banda larga e il basso costo delle reti VPN internet. Il problema maggiore, in questo approccio, è dato non solo dalla difficoltà di mettere a punto una rete ibrida, ma anche dalla necessità di controllare e ottimizzare le applicazioni combinando i benefici di entrambe le tecnologie attraverso una gestione unificata.
Il concetto di Hybrid Network Unification, sviluppato da Ipanema, affronta questo problema: una rete virtuale utilizza in modo trasparente e dinamico tutti i link disponibili, differenziando il traffico in base ai requisiti e alla criticità delle applicazioni. I dati sensibili passeranno solo su linee protette, mentre il traffico meno critico sarà dirottato su una linea internet non tariffata a consumo. Il prezzo per Gigabit per il trasferimento dati può così essere diviso per 3, pur aumentando la disponibilità e le prestazioni. È inoltre possibile trasformare le linee di backup in linee attive pienamente utilizzabili. In genere queste ultime sono lasciate passive, scollegate o inutilizzate, e rappresentano esclusivamente un costo. In caso di guasto ad una linea, il traffico a priorità medio-bassa è bloccato, il traffico sulla linea guasta collassa su quella secondaria. Ci si può così permettere di avere una rete di backup anche sottodimensionata, perché grazie alla definizione degli obiettivi e all’ottimizzazione dinamica del traffico, le applicazioni critiche dell’azienda sono sempre privilegiate anche quando le risorse a disposizione sono ridotte.
Questa funzionalità, presentata in anteprima il 19 Aprile, sarà integrata nelle soluzioni offerte da Ipanema: la piattaforma IMSS (Ipanema Management Software Suite) e la piattaforma Salsa (Scalable Application Level Service Architecture), che è stata creata appositamente per gli operatori telecom. In Italia la piattaforma Salsa è stata adottata da Fastweb eTelecom Italia, per offrire ai propri clienti, con l’aiuto dei partner certificati Tecnonet, Alterlab, Esecurity e Soloinrete, servizi a valore aggiunto di tipo MPLS 2.0 a fronte di un canone mensile.