Lo sviluppo tecnologico delle PMI si sta orientando con sempre maggiore frequenza in direzione del Cloud Computing, ossia verso quell’insieme di soluzioni IT che consentono alle aziende di fruire di applicazioni, risorse o infrastrutture attraverso la rete e al pieno delle loro potenzialità.
Con il Cloud le imprese possono ottenere notevoli vantaggi, sotto il profilo economico ed organizzativo ma anche e soprattutto sotto quello della sicurezza dei dati aziendali e delle informazioni sensibili, come ormai anche le PMI hanno compreso. Tuttavia, molte realtà aziendali riscontrano ancora difficoltà significative quando devono scegliere la soluzione più adatta al proprio business. Come orientarsi tra le diverse offerte disponibili sul mercato?
Questa difficoltà finisce per ostacolare la diffusione della tecnologia cloud e dei suoi benefici in termini di flessibilità, automazione e scalabilità.
Per aiutare i professionisti IT e le PMI a capire come scegliere, implementare e definire concretamente la giusta soluzione cloud ottenendo un ritorno dell’investimento in tempi brevi, Radio Server – prima radio online dedicata ai professionisti IT – ha intervistato Alessandro Peroni, Product Marketing Manager di Microsoft Italia.
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Quando un’azienda decide di spostare un’applicazione sulla Nuvola si trova di fronte al problema di scegliere tra tre differenti modelli di distribuzione dei servizi Cloud: privato, pubblico o ibrido.
Ognuno si dimostrerà più o meno adatto a seconda delle caratteristiche e necessità dell’impresa: per individuare la scelta migliore è necessario tenere conto dell’eterogeneità degli ambienti applicativi pre-esistenti e dei bisogni non solo presenti, ma anche futuri dell’organizzazione.
Cloud privato
Quando si parla di Cloud privato si intende una configurazione in cui i servizi, volti a rispondere alle specifiche esigenze di quella singola realtà, vengono utilizzati esclusivamente all’interno dell’organizzazione, che solitamente si occupa anche di gestirli. Il Cloud Privato può essere pensato, in estrema sintesi, come un’estensione ed un potenziamento del data center tradizionale che implementa al proprio interno anche servizi e procedure di tipo cloud.
Adottare il Cloud Privato si rivela una scelta adatta per quelle imprese che possiedono già una propria infrastruttura e sono interessate a renderla più efficiente, automatica e scalabile.
Cloud pubblico
Quando parliamo di Cloud pubblico intendiamo invece quel servizio in cui dati e applicazioni sono gestiti dai service provider (e più esattamente i Cloud provider). In questa configurazione, il provider rende disponibile, solitamente tramite Internet, applicazioni, infrastrutture o piattaforma alle aziende che ne sono interessate.
Cloud ibrido
Una configurazione di Cloud ibrido garantisce un meccanismo di gestione del servizio più flessibile perché prevede la possibilità di delegare alcuni dei servizi al fornitore del servizio per un certo periodo di tempo o in maniera permanente. Ad esempio un’azienda può scegliere di affidare al service provider la distribuzione dei servizi, gestendo e conservando i dati e le informazioni con i propri data center.
Nel modello ibrido, dunque, è fondamentale l’integrazione fra servizi forniti dal provider e data center locale, così da sfruttare al massimo la possibilità di scegliere il modello di distribuzione in base alle necessità. Chiaramente per utilizzare questo modello è necessario un rapporto di forte collaborazione e partnership tra il provider e l’azienda cliente.
Soluzioni Microsoft
Per effettuare la scelta giusta tra i vari modelli di distribuzione dei servizi cloud è cruciale anche la scelta del fornitore, che deve garantire un livello di omogeneità tale da permettere all’azienda cliente di gestire i diversi tipi di servizi cloud (privati, pubblici o ibridi) con un’unica piattaforma, ed eventualmente modificare alcune modalità di distribuzione senza dover ridefinire l’infrastruttura.
Microsoft offre alle PMI una piattaforma omogenea che consente di passare agevolmente da una visione tradizionale ad una visione Cloud, ovvero da un classico modello client-server ad uno di tipo Cloud OS (Cloud Operating System): ci riferiamo al sistema operativo Cloud, ovvero una piattaforma che permette di abilitare la propria infrastruttura IT all’utilizzo della Nuvola.
Ad esempio, adottare soluzioni come Windows Server 2012 e System Center 2012 significa scegliere una soluzione flessibile che lascia aperta la possibilità di utilizzare varie tipologie di distribuzione, private cloud o hybrid cloud, così da accompagnare le aziende nel processo di evoluzione e cambiamento di paradigma.
Microsoft ha sviluppato le proprie soluzioni per garantire alle PMI di poter gestire l’intero ecosistema in maniera trasparente ed integrata, permettendo di combinare prodotti come Windows Azure con Windows Server 2012 e System Center 2012 per gestire ambienti organizzati in modalità Cloud Computing.
Per definire la configurazione adatta per ogni azienda, è disponibile anche uno strumento ad hoc, che consente di costruire una soluzione Windows Server su misura per il proprio Cloud =>vai al tool.