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Wi-Fi costoso negli alberghi italiani: l’alternativa Cloud

di Alessandro Longo

Pubblicato 19 Aprile 2013
Aggiornato 24 Luglio 2013 09:00

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Gli elevati costi del Wi-Fi negli hotel italiani ne minano la competitività: Turismo penalizzato dal ritardo nel Wi-Fi pubblico, per evitare investimenti ingenti, alberghi e PMI del settore possono optare per il Cloud e digitalizzarsi a basso costo.

L’Italia si scopre al penultimo posto in Europa per presenza di Wi-Fi gratuito negli alberghi. E siamo anche nella parte alta della classifica per quanto riguarda il costo di un’ora di connessione.

Certo, si dirà, poco male: io navigo con la chiavetta e spendo meno. Quello del Wi-Fi è un problema piuttosto per i turisti e gli uomini d’affari stranieri che vengono da noi… In realtà è un problema anche per noi, per l’Italia: per il nostro settore turistico, che si mostra anche da questo punto di vista in ritardo sui servizi digitali.

=>Turismo: trend e opportunità per PMI italiane

 Wi-Fi in Hotel

Secondo una recente ricerca di Hrs, da noi solo il 53% degli hotel dà il Wi-Fi gratis (contro il 67% della media europea, l’82% della Svezia e il 70% della Russia).

Cara la navigazione: in media 2,89 euro ma in Italia il costo medio è di 3,48 euro l’ora.

Offrire il Wi-Fi è importante, meglio se a un prezzo accettabile: è uno dei 5 servizi più richiesti in hotel, secondo JD Power and Associates (leggi il report).

Wi-Fi Pubblico

E non è poi così tanto costoso dotarsi di Wi-Fi. L’abbiamo chiesto a Giovanni Guerri, presidente di Guglielmo, che controlla una delle maggiori reti Wi-Fi pubbliche in Italia (2.500 hot spot accessibili con un account unico); un’altra altrettanto grande è di Futur3.

“Mettere e gestire una rete Wi-Fi in albergo è più complesso che in un bar: si va da centinaia a migliaia di euro l’anno”, dice. “Ci sono più hot spot da monitorare, per noi che offriamo il servizio chiavi in mano. Inoltre dobbiamo attrezzarci per intervenire subito in caso di guasto. In un bar può mancare il Wi-Fi per un giorno; in un albergo è un disastro”.

I costi variano a seconda delle esigenze dell’hotel: sono minori se basta un sistema di creazione account rudimentale, con la stampantina nella reception; sono maggiori se quello deve essere integrato con il gestionale dell’hotel.
Per un bar bastano invece 10 euro al mese, con uno di questi service provider come Guglielmo.

Ma allora questo ritardo sul Wi-Fi pubblico ha poche scusanti. Si inserisce in una serie di lacune del sistema Paese tra turismo e tecnologia, in una storia che culmina con la nota debacle di Italia.it.

E passa da altre vicende, come l’assenza di riferimenti diretti al turismo nell’Agenda Digitale. Nel decreto Crescita 2.0 del 2012 c’è giusto – di attinente – un incoraggiamento a sistemi di pagamento mobili per il trasporto pubblico.

=>Agenda Digitale: pro e contro del Decreto 2.0

Servizi digitali e Turismo

A gennaio è arrivato il piano nazionale per il turismo e non si può dire certo che le nuove tecnologie abbiano un ruolo. Eppure da anni  l’Agenzia per la diffusione delle tecnologie per l’innovazione lamenta il basso tasso di tecnologia nell’offerta turistica (per esempio per quanto riguarda le app mobile su beni culturali).

Alfonso Fuggetta, amministratore delegato di Cefriel-Politecnico di Milano nota che è un problema culturale ma anche di nanismo delle nostre aziende. «E’ scarsa ancora la dotazione di sistemi informatici e servizi su internet per il nostro turismo.

Creare un portale nazionale che non parli con i sistemi dei singoli operatori è inutile; serve una rete che permetta di raccogliere e scambiare i dati dei vari attori del settore».

«L’Italia ha un numero di camere di albergo che risulta essere secondo solo agli Stati Uniti – continua. Questo numero enorme in realtà si distribuisce in tantissime realtà piccole, se non piccolissime: la dimensione media di un albergo è di circa 30 camere e solo il 4% degli alberghi appartiene a catene e quindi accede facilmente ai servizi e alle infrastrutture che esse offrono».

Il Cloud può essere una soluzione, per Fuggetta. Telecom Italia ha sull’offerta in cloud Nuvola Italiana vari servizi per digitalizzare a basso costo e con poco impegno le aziende turistiche.

=>Scopri i servizi Cloud di Nuvola Italiana

Il mercato si sta muovendo. Adesso bisognerà vedere i tempi di reazione della domanda. Nel frattempo, i turisti aspettano. E scelgono altre mete…