La diffusione delle tecnologie IP (Internet Protocol) e MPLS (Multiprotocol Label Switching) consente di offrire i vantaggi di prestazioni e di sicurezza un tempo disponibili solo in reti ATM (Asynchronous Transfer Mode) e SONET/SDH si alta fascia, alla portata solo dei grandi operatori. Oggi è invece possibile offrire, su reti di tipo Ethernet e da parte di operatori locali anche di dimensioni medio-piccole, una varietà di servizi voce e dati MPLS che consentono di far competere le piccole realtà con i grandi operatori, senza dover effettuare grandi investimenti, e potendo contare su ritorni di investimento significativi in tempi relativamente brevi.
L’Azienda Bergamasca Multiservizi Information and Communication Technology (ABM ICT) ha avviato un progetto che prevede la realizzazione di una rete privata MPLS per servire la provincia di Bergamo. ABM ICT è infatti la società della Provincia di Bergamo che è stata costituita con il compito di realizzare, mantenere e sviluppare una rete di telecomunicazioni a larga banda, in tecnologia mista fibra ottica e wireless.
"Obiettivo dell’azienda è di diventare di fatto un operatore per erogare servizi non solo per la pubblica amministrazione, ma anche per le aziende e i privati, il tutto a fronte di un investimento ragionevole", spiega la Dottoressa Laura Capodicasa, Direttore Generale di ABM ICT. "L’iniziativa, mostra particolari di innovatività ben oltre la scelta della tecnologia, che costituisce un importante abilitante; ci auguriamo che possa essere replicata anche ad altre realtà locali in Italia".
Figura 1: L’infrastruttura di rete basata sulla tecnologia Carrier Ethernet
La provincia di Bergamo è interessata da un digital divide del 50 % pur essendo ai primi posti di Italia di PIL ed export delle sue aziende. Questo dato, che può apparire sorprendente, è dovuto in parte per l’orografia del territorio, e dl fatto che la provincia di Bergamo ha ben 244 comuni, gran parte dei quali con meno di 5.000 abitanti. Questi ultimi sono stati a lungo trascurati da parte degli operatori di rete. "L’obiettivo principale del nostro progetto non è stata quindi la pubblica amministrazione digitale, ma l’esigenza di superare il digital divide per le imprese e le famiglie", aggiunge Laura Capodicasa.
I numeri del progetto sono di tutto rispetto: una volta realizzata, la rete a banda larga della provincia di Bergamo sarà una delle reti cablate più estese in Italia e una delle più complete a livello europeo. Servirà oltre 100 comuni, 49.000 aziende fra cui numerose PMI e 216.000 famiglie, per un totale di 600.000 potenziali clienti. La realizzazione della rete ha richiesto un investimento di 18 milioni, che sarà ripagato in 3 anni dai ricavi ottenuti dai servizi.
L’infrastruttura di rete è costituita da una dorsale da 400 Km in fibra ottica, realizzati in soli 9 mesi: essa passa quasi per intero dalle fognature e da cavidotti esistenti, per cui non sono stati richiesti grandi lavori di scavi per la posa dei cavi in fibra ottica. Il completamento del network è previsto per Settembre 2008. In un secondo momento, la rete sarà estesa anche ad altri comuni della provincia. "Per poter servire il segmento delle PMI in modo più efficace, la società ABM ICT ha siglato una serie di protocolli d’intesa con le principali associazioni di categoria della zona, al fine di essere il più possibile vicini alle esigenze delle aziende di dimensioni inferiori", precisa Laura Capodicasa.
ABM ICT scelto le piattaforme router NetIron MLX di Foundry Networks per realizzare la propria rete Carrier Ethernet a banda larga. La famiglia di router NetIron MLX offre capacità fino a 7,68 Terabit per secondo (Tbps) e utilizza un’architettura scalabile, per poter offrire servizi avanzati ad alta velocità e gestire una densità di porte e una capacità di traffico superiori a costi contenuti.
Figura 2: il router NetIron MLX di Foundry Networks