Nell’ultimo decennio l’ordine di grandezza delle memorie di massa è passato dal Megabyte (106 byte) al Terabyte (1012 byte) ovvero incrementato di un fattore 106; nello stesso periodo il costo delle memorie è sceso vertiginosamente e la rete internet è diventata una realtà alla portata di tutti. In questo scenario la necessità di immagazzinamento e fruibilità dei dati è diventato un asset strategico anche per realtà aziendali non enterprise.
Panoramica architetture di storage
Le soluzioni di storage attualmente disponibili sul mercato possono essere distinte in 3 categorie denominate rispettivamente DAS (Direct Attached Storage), NAS (Network Attached Storage ) e SAN (Storage Area Network).
La soluzione DAS storicamente è stata la prima sviluppata e consiste in una classe di dispositivi di memorizzazione che non presentando interfacce di rete sono collegati direttamente ai personal computer attraverso le varie interfacce di I/O come USB, SCSI e altre. I Direct Attached Storage sono tipicamente relegati al mercato single-user per le loro caratteristiche intrinseche che ne limitano la scalabilità, la gestione per l’accesso e la condivisione dei dati.
Per questi motivi i Network Administrator, anche per realtà aziendali SOHO e PMI, preferiscono orientarsi verso soluzioni di network storage quali NAS e SAN. Anche se generalmente i termini NAS e SAN sono utilizzati in modo improprio e confusi tra loro, essi indicano 2 realtà molto differenti.
SAN per definizione è un rete di unità di memorizzazione connesse tra loro attraverso un’infrastruttura per lo più in fibra ottica e che comunica con i server della LAN cui è connessa per mezzo di protocolli nati specificatamente per il trasferimento dati, come Fibre Channel (FC) e ultimamente Internet SCSI (iSCSI). Questa architettura permette un throughput molto elevato rispetto ai DAS, fino ad 1 Gbits/s per il FC e 10Gbits/s con iSCSI su 10GigabitEthernet, inoltre semplifica la gestione dei singoli dispositivi di immagazzinamento che vengono presentati agli utenti remoti come dischi vituali chiamati Logical Unit Number (LUN).
È proprio quest’ultima caratteristica che permette alle SAN di avere una notevole affidabilità ma soprattutto un’eccellente scalabilità. Nonostante tali vantaggi però, le Storage Area Network hanno comunque dei lati negativi. Il problema principale è la complessità architetturale ma anche gli alti costi di implementazione ne hanno limitato l’utilizzo esclusivamente ad ambienti Enterprice anche se l’avvento del protocollo iSCSI sta rappresentando una possibile soluzione a tali problematiche.
In questo scenario la soluzione NAS è quella che meglio si adatta alle esigente di una realtà Small Business.
Un NAS è un dispositivo di memorizzazione con hardware e software dedicato, collegato alla LAN aziendale, la cui funzione è centralizzare la condivisione dei dati svincolando da tale onere i personal computer. Originariamente i NAS erano considerati soluzioni di storage a basse prestazioni per la mancanza di interfacce di rete ad alta velocità, ma oggi con la diffusione delle GigabitEthernet a livello consumer tali apparati sono diventati una valida alternativa alle SAN quando quest’ultime non sono richieste da specifiche applicazioni.
Attualmente l’ulteriore sviluppo dei sistemi di storage si sta orientando verso la convergenza degli apparati SAN e NAS, denominati FAS (Fabric Attached Storage), che nascono come dispositivi NAS ma che supportano protocolli di tipo SAN come iSCSI, NSF (Network File System), CIFS (Common Internet File System) o protocolli di storage su IP proprietari (non IETF).
Dal punto di vista hardware i NAS di fascia SOHO sono dotati di interfaccia di rete wired o wireless, hanno la possibilità di installare al loro interno 1 o 2 hard disk ATA o SATA da 3,5" e sono dotati nella quasi totalità degli apparati disponibili sul mercato di un controller RAID che ne aumenta le performance e il livello di sicurezza dei dati. Per quel che riguarda il software, i NAS di ultima generazione garantiscono il supporto almeno dei protocolli TPC/IP, DHCP e SAN mentre per la gestione integrano la possibilità di interagire con il dispositivo attraverso un web server interno con cui definire le strategie di sincronizzazione e di backup dei dati.
Figura 1: Netgear SC101
Conclusioni
Come precedentemente illustrato le soluzioni NAS con funzionalità SAN, di seguito indicati FAS, rappresentano l’approccio migliore per realtà SOHO e PMI per quel che concerne l’ottimizzazione del TCO (Total Cost of Ownership) ovvero del "costo totale di possesso" che è il parametro statistico a cui fanno riferimento gli IT manager per valutare l’acquisto di un prodotto rispetto ad un altro.
Un ulteriore vantaggio a favore degli apparati FAS risiede nella capacità della maggior parte degli LAN switch SOHO di gestire LAN virtuali (VLAN o Virtual LAN). Questa prerogativa permette di separare il traffico dati da e verso lo Storage rispetto al traffico dati verso altre destinazioni, realizzando in tal modo con uno o più storage una vera e propria rete SAN.