PA Digitale al via: PIN unico per tutti i servizi

di Barbara Weisz

Pubblicato 3 Dicembre 2014
Aggiornato 27 Aprile 2016 12:21

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Da gennaio 2015 parte l'Agenda di Governo per la PA digitale, da completare entro fine 2017: si comincia con bilanci online e PIN Unico per i servizi pubblici telematici, procedendo in cinque settori di intervento.

L’Agenda di Governo 2015-2017 per la Semplificazione e la PA Digitale  approvata dal Consiglio dei Ministri si concentra su cinque settori di intervento: Cittadinanza Digitale, Welfare e Salute, Fisco, Edilizia, Impresa. Si comincia con il PIN unico entro aprile 2015 per l’accesso ai servizi pubblici online, senza più credenziali separate per ogni amministrazione, servizio o adempimento. L’Esecutivo prosegue così sul fronte dell’Agenda Digitale, che tanto stenta a decollare in Italia, facendola convergere con l’esigenza di semplificazioni in un percorso che si integra con il decreto in vigore dal 13 dicembre sugli snellimenti fiscali, a partire dalla dichiarazione dei redditi precompilata.

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Il piano si articola in una serie di interventi che toccano le cinque aree sopra descritte con tempi e scadenze precise. Obiettivo finale, assicurare l’erogazione online di un numero crescente di servizi e l’accesso alle informazioni via Web e Mobile su temi di interesse per cittadini e imprese riconoscendo loro “diritti di cittadinanza digitale”:

Chiunque «deve attendersi dalla pubblica amministrazione – Stato, Regioni ed autonomie locali – un livello minimo in termini qualità, accessibilità e disponibilità di servizi online, accessibilità e riusabilità dei dati in formato aperto, alfabetizzazione digitale e partecipazione con modalità telematiche ai processi di decisione delle amministrazioni pubbliche».

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Il PIN unico

E’ il passaggio fondamentale del Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID) per l’accesso ai servizi della PA. La prima fase dovrà concludersi entro aprile, sostituendo le differenti credenziali (user e password) e rinnovando le procedure per accedere ai vari servizi. Dotandosi di un unico PIN, il cittadino /impresa potrà autenticarsi la prima volta che ha bisogno di un documento o servizio, utilizzando poi la stessa “identità digitale” per tutte le altre esigenze, presso qualsiasi amministrazione locale o centrale e perfino europea.

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La prima fase coinvolge INPS, INAIL, Agenzia delle Entrate, un numero limitato di Regioni (Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche, Piemonte e Toscana), alcuni Comuni (fra cui Firenze, Lecce, Milano), e  otto banche. Entro fine settembre 2015 si stima che ci saranno 3 milioni di cittadini con un’identità digitale (in possesso del PIN unico di accesso ai servizi della PA). Quando il piano sarà a regime, entro fine 2017, si stimano 10 milioni di utenti digitali.

Roadmap

  • Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPD): unica anagrafe che sostituisce le oltre 8.100 attualmente esistenti, attraverso una piattaforma unica che integrerà le informazioni sul “domicilio digitale del cittadino” – ovvero l’indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) – utilizzabile quale esclusivo mezzo di comunicazione con la PA. La super anagrafe nazionale, a regime entro fine 2015, consentirà anche il censimento permanente della popolazione.
  • Informatizzazione del processo civile e penale: fascicolo telematico consultabile online h24 dalle parti, completamento del processo civile telematico obbligatorio, digitalizzazione avanzata del processo penale. Previste tre fasi, la prima entro fine 2015 e l’ultima entro fine 2016.
  • Informatizzazione del processo amministrativo: digitalizzazione della giustizia amministrativa in tre fasi, la prima entro dicembre 2015 e l’ultima entro fine 2016.
  • Pagamenti elettronici: fra le altre cose, possibilità per cittadini e imprese di effettuare tutti i pagamenti di tributi, bollette, multe, rette scolastiche e via dicendo in modalità elettronica. Tempo di realizzazione: dicembre 2016.
  • Pagamenti PA e bilancio online:  si prosegue sulla strada del Dlgs 33/2013 sul ritardo dei pagamenti della pubblica amministrazione. Tempi di attuazione velocissimi: gennaio 2015.
  • Marca da bollo digitale: dematerializzazione e utilizzo per servizi online. Fase pilota entro fine 2015, messa a regime nel 2016.
  • Come fare per: tutti i siti delle PA devono avere in home page la sezione che spiega “come fare per” effettuare pratiche, accedere a servizi e via dicendo. Tempi: dicembre 2015. Si proseguirà poi con l’implementazione di banche dati regionali, entro fine 2016.

per la semplificazione della PA digitale 2015-2017