Agenda Digitale alla resa dei conti: programmi e bandi

di Alessandro Longo

Pubblicato 13 Maggio 2014
Aggiornato 31 Agosto 2014 14:47

La governance dell’Agenda Digitale sta per andare al varo. Significa che è il momento delicato della prova generale: la nave reggerà?

Finalmente siamo a una svolta per l’Agenda Digitale. Ci sono tutti i segnali: il Governo sta per assegnarne le deleghe; l’Agenzia per l’Italia Digitale ha formalizzato la sua prima organizzazione; tra meno di un mese parte la prima grande svolta dall’analogico al digitale (fatturazione elettronica obbligatoria verso la pubblica amministrazione); a giorni il Consip assegnerà la prima grande gara progettata dall’Agenzia per il nuovo corso della PA, destinando 2,4 miliardi di euro al nuovo sistema pubblico della connettività. Ma il mosaico ha ancora tasselli mobili che alimentano in parte il pessimismo: vediamo punti di forza e criticità.

Agenda Digitale: il piano di Governo

Le deleghe

Al massimo entro giugno, il premier Renzi darà le deleghe dell’Agenda Digitale a Marianna Madia (con un decreto già pronto), la quale – a quanto risulta a PMI.it – delegherà il sottosegretario Angelo Rughetti, quindi vero volto politico dell’Agenda. In verità non è ancora chiaro se il sottosegretario alla Presidenza Graziano Del Rio si terrà o no alcune deleghe al digitale, spacchettate da quelle di Madia; al momento, sembra di no. Ricordiamo che il reparto Telecomunicazioni è parte integrante dell’Agenda (per i piani banda larga e ultra larga) e le relative deleghe andranno ad Antonello Giacomelli, sottosegretario nel ministero dello Sviluppo Economico.

Agenda Digitale: la sfida della Governance

Questo scenario sta sollevando qualche sopracciglio tra gli addetti ai lavori, che avrebbero preferito (almeno) un altro commissario con “super poteri”, com’era stato Francesco Caio, quindi con competenze trasversali a tutti i temi dell’Agenda (e non focalizzato solo sulla PA). Anzi, il desiderio era più ambizioso: una figura analoga a Caio ma con più poteri, non pro-tempore né part-time. L’ideale sarebbe stato un sottosegretario ad hoc. Ipotesi morta e sepolta, ormai.

Attuazione Agenda Digitale

Adesso bisognerà vedere come il duo Rughetti e Giacomelli porteranno avanti i numerosissimi dossier aperti. Solo i tre su cui si era concentrato la squadra di Caio sono già incasellati. Soprattutto la fatturazione elettronica, mentre per identità digitale e anagrafe unica mancano alcuni decreti attuativi. Nulla di preoccupante, però. Più che l’aspetto normativo, da sperimentare è la macchina che consentirà di far filare tutto liscio. Ossia l’Agenzia per l’Italia Digitale, che si è data ora un organigramma per curare i vari aspetti dell’Agenda. In sintesi, il suo lavoro è pensare le regole attuative delle norme primarie e tramutarle in fatti, in seno alle pubbliche amministrazioni.

=> Digitale: ritardi e mancate accelerazioni

Il bando di imminente assegnazione per il nuovo SPC (Sistema Pubblico di Connettività) serve a questo: senza una rete moderna, degna di questo nome, la PA digitale è morta in partenza. Servono anche le piattaforme software: di qui la gara per i servizi cloud. L’Agenzia sta per consegnarne i capitolati e prevede di assegnarla dopo l’estate. A quanto riferiscono dall’Agenzia a PMI.it, inoltre, dovrebbe arrivare anche un bando (da 300 milioni di euro) per la dematerializzazione documentale della PA. Le deleghe a Madia serviranno ad accelerare questi dossier, i decreti attuativi mancanti, ma sono anche necessarie per approvare poi il piano datacenter della PA elaborato dall’Agenzia. È la terza colonna della rivoluzione della pubblica amministrazione: oltre a una nuova rete e alle piattaforme software (in cloud), servono infatti infrastrutture moderne.

Come si vede, tante carte sul tavolo. La novità è che finalmente vengono scoperte, mentre per tanti mesi erano nascoste. Adesso, la prova dei fatti. Senza dimenticare l’incognita più grande, che condiziona tutto: fino a che mese reggerà questo Governo? Le deleghe che stanno per arrivare rischiano di durare solo pochi mesi. E dopo le elezioni, il lavoro dell’Agenda sarà in continuità o ci dobbiamo aspettare altri ritardi?

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Per ulteriori approfondimenti: il modello organizzativo dell’Agenzia, le priorità dell’Agenda, lo stato dell’arte dell’Anagrafe Unica; la roadmap della Fatturazione Elettronica; il funzionamento dell’Identità Digitale.