Il Governo lancia il piano “Banda larga ovunque” per portare la connessione Internet ad alta velocità anche nelle zone poco interessanti per gli operatori: il progetto è in partnership con Enel, che realizza l’infrastruttura. Dal 29 aprile partono le gare per le società di TLC. Il progetto porterà nel giro di tre anni la banda larga a 30 mega bps in 224 città. Si parte con Bari, Perugia, Cagliari, Venezia e Catania, poi si prosegue, in autunno, con Firenze, Genova, Napoli, Palermo e Padova. C’è un investimento complessivo di 4,9 miliardi presso il CIPE, comitato interministeriale per la programmazione economica, di cui 3,5 già stanziati.
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Il progetto si concentra in particolare sulla copertura dei cluster C e D, per la copertura delle zone meno redditizie per gli operatori (le zone A e B sono invece quelle su cui già oggi c’è maggior competizione). Enel realizza l’infrastruttura attraverso la società Enel Open Fiber, aperta a nuove partnership finanziarie per la realizzazione dell’infrastruttura (sono già arrivate diverse manifestazioni di interesse: la selezione avverrà dopo l’estate).
Ha già fatto accordi con Vodafone e Wind e l’amministratore delegato, Francesco Starace, ha espresso piena disponibilità nei confronti di Telecom Italia con cui, ha aggiunto, «il dialogo c’è stato fin dall’inizio, anzi è il primo operatore con cui abbiamo parlato». In realtà, Telecom è il principale concorrente, avendo un piano per portare la fibra ottica all’84% della popolazione entro il 2018.
Soddisfazione da parte del premier, Matteo Renzi, che sottolinea come il progetto faccia parte di una più vasta strategia del governo per grandi opere, fra cui appunto le infrastrutture di tlc per Internet veloce.