Come procede la transizione digitale delle PMI? A fare il punto su evoluzione e stato dell’arte è l’ISTAT, che con un report pubblicato all’inizio del nuovo anno scatta la fotografia del rapporto tra piccole e medie imprese e mondo ICT.
Le PMI italiane si collocano in settima posizione nella graduatoria europea per quanto riguarda la dimensione legata all’integrazione delle tecnologie digitali. Rispetto ad una media UE27 de 69,1% per adozione di soluzioni Tech da parte delle PMI, il valore italiano è leggermente superiore e si attesta al 69,9%.
In generale, il miglioramento nella classifica è dovuto ai servizi Cloud e alla fatturazione elettronica, tuttavia la ridotta performance dell’e-commerce da parte delle PMI ha limitato gli effetti di crescita delle tecnologie digitali.
Per quanto riguarda le piccole imprese (con 10 addetti), tra le evidenze più significative del report ISTAT emergono i seguenti trend: l’8,7% utilizza robot; il 74,9% valuta l’impatto ambientale nella scelta di strumenti informatici, mentre il 59,9% combina anche l’adozione di misure che incidono sul consumo di carta o di energia dell’ICT; il 13,4% impiega specialisti ICT.
Le “piccole” italiane sono anche più preparate rispetto al passato per quanto concerne strumenti, pratiche e procedure di sicurezza informatica, anche grazie al maggiore ricorso al lavoro da remoto. Di contro, se la cybersecurity preoccupa il 45,1% delle imprese più grandi, tra le piccole imprese la quota è ferma al 14,4%.