Dal 2023 le pubbliche amministrazioni italiane potranno richiedere i fondi per migrare dati e servizi nei nuovi quattro data center del Polo Strategico Nazionale (PSN), attivo dal 21 dicembre 2022.
Si completa così la prima milestone della Missione 1, componente 1, Misura 1.1. “Infrastrutture digitali” del PNRR.
Come funziona il Polo Strategico Nazionale
Il Dipartimento per la trasformazione digitale ha formalizzato la creazione dell’infrastruttura cloud attraverso la Convenzione con la società partecipata da TIM, Leonardo, CDP (attraverso la controllata CDP Equity) e Sogei.
Come spiegato da Emanuele Iannetti, Amministratore Delegato di Polo Strategico Nazionale, si tratta di un’infrastruttura in cloud tecnologicamente innovativa, che garantisce la massima sicurezza, efficienza e indipendenza nella gestione di dati e applicazioni della Pubblica Amministrazione italiana.
A partire da oggi, siamo pronti ad ospitare i dati e i servizi critici e strategici delle amministrazioni interessate, fornendo supporto nell’avvio del percorso di migrazione.
I data center sono localizzati ad Acilia e Pomezia (in Lazio), Rozzano e Santo Stefano Ticino (Lombardia).
Finanziamenti per migrare al PSN
Il Polo Strategico Nazionale è conforme alle linee guida del piano Strategia Cloud Italia, assicurando elevati standard di qualità in termini di capacità elaborativa, scalabilità, interoperabilità e sostenibilità ambientale.
A partire dal 2023, le PA centrali e le strutture sanitarie potranno richiedere un finanziamento per la migrazione dei propri dati e servizi al PSN: sul piatto ci sono oltre 900 milioni di euro.
Sul sito del Dipartimento per la trasformazione digitale e sulla piattaforma PA digitale 2026 saranno pubblicati bandi e avvisi a cui candidarsi per richiedere i fondi stanziati dal Recovery Plan.