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Data Act e Cloud europeo, si fa strada il modello condiviso

di Teresa Barone

25 Febbraio 2022 11:00

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Data Act per la condivisione nella UE dei dati industriali e Structura-X per un'infrastruttura Cloud con requisiti Gaia-X e servizi interoperabili.

La Commissione UE ha presentato una proposta di Data Act, per una maggiore condivisione dei dati tra le aziende in Europa così da evitare il rischio di monopoli di fatto nella digital economy. In vista di un Mercato unico dei dati, il Data Act favorirebbe la strategia europea per l’accesso condiviso ai dati in tutti i settori economici.

A differenza del GDPR, in questo caso si interviene sui dati non personali, al fine di renderli condivisibili, a vantaggio degli operatori delle diverse filiere ma anche dei consumatori finali. Come spiegato Thierry Breton, commissario europeo per il mercato interno:

il Data Act garantirà che i dati industriali siano condivisi, conservati e trattati nel pieno rispetto delle regole europee.

Le iniziative mirate al rafforzamento del Mercato Unico UE e bassate sull’interoperabilità non mancano. Pensiamo ad esempio al progetto Structura-X nell’ambito degli standard Gaia-X, federazione di infrastrutture di dati e di fornitori di servizi Cloud a livello europeo, impegnati a rendere i propri servizi interoperabili attraverso standard per le modalità di archiviazione, utilizzo e condivisione dei dati condivisi a livello UE e basati su principi di trasparenza, apertura, protezione dei dati e sicurezza.  

Oggi sono 28 le aziende che hanno aderito a Structura-X, provenienti da dieci paesi differenti, concordi nell’utilizzare la tecnologia open-source per rendere interoperabili i propri servizi Cloud nel rispetto della sicurezza e della privacy. Obiettivo: modellare i ppropri servizi in un eco-sistema condiviso creando un’unica infrastruttura europea per lo sviluppo di servizi e sale dati in conformità a Gaia-X.

Come comunicato da CISPE (portavoce dei provider di servizi di infrastruttura cloud in Europa), Aruba, AWS (Amazon Web Services), Elogic, Leaseweb, Outscale e OVHCloud sono i primi tra i suoi membri a dichiarare la conformità dei propri servizi al suo Codice di condotta per la protezione dei dati, specificamente progettato per i provider di servizi di infrastruttura Cloud.

Aruba, in particolare, è il primo provider italiano a ottenere la dichiarazione di conformità al Codice di Condotta CISPE da parte di Bureau Veritas per le soluzioni: Cloud VPS, Cloud PRO, Private Cloud, Cloud Object Storage, Cloud Backup, DBaaS, DRaaS E IaaS SAP for Hana.