La nuova generazione di tecnologie mobile sta prendendo vita in tutto il mondo, tuttavia non tutti i paesi sono pronti a investire adeguatamente nel 5G e attivare progetti concreti in grado di favorire sviluppo e innovazione.
Ad analizzare la situazione europea è il recente 5G Readiness Index elaborato da inCites Consulting, report che ha monitorato gli sforzi compiuti da 38 Stati per guidare la “corsa verso il 5G” tenendo conto di diversi fattori, economici ma anche operativi e sociali.
Il 5G Readiness Index segna un divario evidente tra i Paesi dell’Europa, soprattutto tra la parte occidentale e quella orientale, e l’Italia non sembra posizionarsi al meglio. L’Italia si colloca al 23esimo posto fra i 38 Paesi europei mappati, dopo molte delle principali economie europee come Germania, Francia e Regno Unito.
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Anche il PIL pro capite, indicativo del livello di benessere di ciascun Paese, sembra essere correlato allo stadio di implementazione del 5G.
Nel dettaglio, la nazione ottiene un punteggio elevato per quanto riguarda la presenza di infrastrutture per il 5G, a cui non corrispondono parametri simili nelle altre categorie prese in esame: scenario dell’innovazione, capitale umano, regolamentazione politica, profilo del Paese, domanda.
A guidare l’indice sono Finlandia, Svezia e Svizzera, rispettivamente sul podio della classifica.