L’introduzione in azienda di tecnologie avanzate legate a Internet of Things apre scenari molto interessanti per la gestione d’impresa, ma porta con sé un potenziale problema di sicurezza e protezione dati. Riuscire a far fronte a questo tipo di problema è indispensabile per poter sfruttare al massimo le potenzialità di IoT.
=> Lo sviluppo di Internet of Things
In questo senso le parole di Mattia Parise, collaboratore di Securbee specializzato in sicurezza delle reti IoT, sono illuminanti.
Innanzitutto occorre considerare l’architettura e i protocolli utilizzati. La scelta del modello su cui costruire una rete IoT aziendale dipende da diversi fattori: budget (alto per le soluzioni dei vendor, più basso se si opta per l’open source), dislocamento fisico dei dispositivi, copertura tecnica della rete, esigenze specifiche di personalizzazione. E ciascuna opzione presenta specifici problemi di sicurezza che vanno valutati attentamente assieme al proprio provider di servizi.
Parise sottolinea l’importanza di una costruzione di una rete funzionate e controllata fin da subito. Lasciare il problema della sicurezza per ultimo vuol dire essere esposti in qualsiasi momento da un lato e di dover rimettere mano a tutto il processo di costruzione dall’altro. Nicola Bosello, presidente di Securbee, infine sottolinea:
sono tutti argomenti su cui c’è ancora poca consapevolezza, soprattutto nelle PMI, che sono poi l’ambito dove oggi, e ancora di più nel prossimo futuro, l’introduzione dell’IoT può fare la differenza in termini di competitività.Si parla molto di smart factory e di Industria 4.0 ed è determinante per le piccole e medie imprese italiane entrare in questo mondo, ma per coglierne i vantaggi è fondamentale cominciare con l’approccio giusto, quello che riconosce il valore del dato e l’importanza della sua protezione.