Che cosa sono davvero i Big Data? Il termine è piuttosto abusato ma il concetto è semplice: una mole di dati che cresce così tanto da diventare difficile da gestire ma che, grazie ad economia di scala, con gli strumenti di elaborazione adatti possono essere valorizzati e trasformati in prodotti o servizi. Forrester Research li definisce una frontiera, che rivela la capacità di un’azienda di utilizzarli per prendere decisioni, ridurre i rischi e servire i clienti. Le sfide concrete? Acquisizione, archiviazione, ricerca, condivisione, analisi e visualizzazione di tali dati.
Google, Facebook, Amazon, Apple sono solo alcune delle aziende web che hanno fatto di questa immane mole di dati la loro ricchezza, acquisendo e gestendo i dati provenienti dai propri siti (e altrove) al livello più granulare, al fine di creare (e meglio definire) i servizi che offrono.
L’analisi dei dati in alcuni settori verticali potrebbe essere più avanzato rispetto agli altri. Ad esempio, il settore bancario conosce già bene business intelligence e analisi predittiva. La vendita al dettaglio e le telecomunicazioni su larga scala sono altrettanto promettenti.
La mole di dati disponibili su ogni azione umana e non (Internet of Things) è dunque destinata a esplodere con l’accresciuta capacità di scambio (dicasi anche velocità) in arrivo grazie al 5G. Consideriamo, tanto per fare un esempio, tutto l’universo dei dispositivi intelligenti: domotica, telecamere, chip NFC, lettori RFID etc. Questo mercato ha dunaue alla sua base un elemento solido.
Tutti questi dati devono però essere ospitati in qualche luogo fisico ed è sempre più importante che anche le PMI si dotino di sistemi per conservarli, visto il loro valore strategico. Si aggiunga che, con il recente GDPR, vi sono ulteriori richieste che il legislatore ha imposto in Europa. Una grande azienda può permettersi di dedicare budget IT per i data center, ma una PMI? L’alternativa utile è il Cloud, con le sue soluzioni di gestione dati in remoto.
Anche si questo si parla nel corso della due giorni InnovaImpresa, tra i cui espositori ci sono aziende italiane che offrono da decenni soluzioni di gestione dati come la lecchese Agomir. Di cosa si occupano? Semplificando di big data, o meglio della parte più tangibile della loro gestione. E’ un settore florido? A guardare i trend di mercato sembra di sì.