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Vocabolario del cloud per le PMI

di Barbara Weisz

Pubblicato 18 Luglio 2014
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:37

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La differenza fra private e public cloud, chi è il data controller, che cos’è un servizio cloud: sono domande che i responsabili IT piuttosto che i manager delle PMI e gli imprenditori stessi si pongono quando si trovano davanti a un fornitore di tecnologie che cerca di convincerli dei vantaggi dell’adozione del cloud. Alcune risposte si possono trovare in un capitolo delle Linee Guida sul cloud messe a punto dall’Unione Europea che chiarisce il vocabolario del settore.

Uno strumento utile per le imprese alle prese con una nuova frontiera di internet che impone una serie di riflessioni sull’innovazione tecnologica, spesso complicate dal fatto che in una piccola azienda per la quale la tecnologie non è il core business difficilmente ci sono esperti hi-tech costantemente aggiornati. Vediamo alcuni dei (molto più numerosi) termini che vengono chiariti dalle linee guida Ue sul cloud.

Partiamo dalla definizione stessa di cloud (nuvola informatica): una tecnologia che consente l’accesso a una serie di risorse (server, sistemi operativi, network, software, applicazioni, storage), caratterizzate da scalabilità ed elasticità e dalla possibilità di avere i servizi on demand.

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Il cloud service, servizio cloud: una o più soluzioni offerte via cloud che usano una determinata interfaccia.

Cloud service provider:
è il provider, ovvero l’azienda che offre i servizi cloud.

Infrastttura cloud: è l’insieme di hardware, software e altre risorse che rendono possibile la fornitura di servizi cloud.

Il data controller può essere una persona fisica o legale, un’authority, un’agenzia o un ente responsabile del trattamento dei dati personali.

Private cloud: una struttura cloud fornita esclusivamente a una singola organizzazione, ad esempio un’impresa, che può essere gestita autonomamente dall’azienda oppure affidata a terzi.

Public cloud: è un’infrastruttura cloud aperta al pubblico, che può essere gestita ad esempio da un’università, azienda, ente pubblico.

Le soluzioni ibride invece prevedono la scelta di diversi modelli.

Software as a service (Saas): l’impresa cliente utilizza tutti i servizi e le applicazioni che vengono fornite con apposite interfaccia, ma non controlla in alcun modo l’infrastruttura, compresi i network, i server, i sistemi operativi, lo storage.