Le 10 regole per la migrazione a Windows 7/8

di Tullio Matteo Fanti

Pubblicato 6 Febbraio 2013
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:37

L’adozione business di Windows 8 è ancora limitata ma il nuovo OS Microsoft promette di tagliare i costi e migliorare la produttività  delle aziende.

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Per le PMI che desiderano compiere il grande passo e portare a ottimizzare la migrazione Windows 7/8, ecco i consigli pratici per ridurre le complicazioni in termini di compatibilità  tra le applicazioni, automazione e virtualizzazione: li fornisce il decalogo di Quest Software (Dell).
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1. Pianificare la migrazione – esaminare e valutare il progetto per avere una chiara comprensione dei costi, delle risorse e dei tempi richiesti.

2. Razionalizzare la lista delle applicazioni – ritirare le versioni vecchie e non compatibili e ottimizzare laddove possibile, consente al reparto IT di evitare l'impiego di risorse in migrazioni non necessarie

3. Non dimenticare le “applicazioni non gestite” – potrebbero essere i killer silenziosi di qualsiasi migrazione.

4. Valutare la compatibilità  delle applicazioni il prima possibile; risultati accurati contribuiscono ad assicurare che le decisioni relative alla razionalizzazione siano solide.

5. Automatizzare ovunque possibile – non dare per scontato che tutte le fasi della migrazione saranno portate a termine in una semplice mossa. L'automazione è il solo modo per garantire che gli step ripetuti siano coerenti, in modo da risparmiare fino al 50% dei tempi e dei costi richiesti dalle migrazioni.

6. Non trascurare le applicazioni Web – un numero sempre maggiore di applicazioni mission-critical dipende dalle applicazioni Web. Poiché Windows include Internet Explorer, le migrazioni di successo richiedono la soluzione tempestiva dei problemi riguardanti le applicazioni Web-based.

7. Valutare le applicazioni automatiche nel pacchetto di servizi esistente in modo che le nuove applicazioni vengano trasferite nel corso della migrazione, migliorando in modo significativo la user experience e risparmiando quindi budget e settimane o mesi di lavoro sul progetto di migrazione.

8. Virtualizzare le applicazioni – applicazioni fruibili sono anche portabili, quindi nell'attuale ambiente lavorativo mobile e remoto le applicazioni dovrebbero essere virtualizzate per assicurarne la disponibilità  dove e quando gli utenti ne hanno bisogno.

9. Essere preparati a cambiamenti strutturali multipli – è necessario avere la consapevolezza che, con il progredire del progetto di migrazione, anche la struttura Windows subirà  dei cambiamenti. Questo consente una maggiore agilità  e responsabilità  verso il cambiamento, che si traduce in migrazioni più veloci e lineari.

10. Avere un progetto su come completare lo User Acceptance Testing (UAT) – sfruttare la virtualizzazione del desktop velocizza e ottimizza lo user acceptance testing, che si traduce in utenti e organizzazioni IT più soddisfatti.