Nuova giornata di passione per il provider di hosting Aruba. Nella tarda mattinata di venerdì 8 luglio, un nuovo black-out ha colpito il network, mandando off-line la maggior parte dei servizi erogati dall’azienda. Nella fattispecie sono andati già migliaia di siti internet, server dedicati, servizi di posta, DNS e molto altro ancora.
I clienti Aruba, ancora memori dei recenti guai dell’azienda quando un principio d’incendio mandò off-line l’interno network per quasi 24 ore, hanno sfogato il proprio disappunto sui social network come Twitter e Facebook.
Indubbiamente il disagio occorso è stato molto forte, perché al di la dei siti amatoriali, sono andati giù moltissimi servizi professionali di aziende e professionisti. In estrema sintesi, i danni sono davvero molti.
Sebbene il problema sia durato poco (in via di risoluzione), è anche vero che Aruba non si è ancora sentire per parecchio, senza dunque fornire spiegazioni su cosa stesse succedendo.
La mancanza di linee guida e comunicazione è stata sicuramente la goccia che ha fatto traboccare il vaso per moltissimi utenti che, presi dal panico per il down dei sistemi, erano privi di direttive su come comportarsi o cosa aspettarsi. Il problema dei Server Level Agreement (SLA) torna dunque ad affacciarsi prepotente, soprattutto in questo 2011 che potrebbe essere ricordato come l’anno di battesimo dei servizi cloud aziendali.