Le applicazioni web disponibili anche in mobilità stanno scalando le classifiche di download e vendita, attirando l’interesse di sviluppatori da un lato, aziende e advertiser dall’altro. Soffermiamoci, però, almeno su quelle che sono le possibili implicazioni per le piccole e medie imprese.
Facciamolo con un esempio concreto: ShoutEm è un interessante servizio, utile per le comunità locali ma non solo in quanto permette di creare un proprio network, che avrà come indirizzo nome.shoutem.com, consentendo quindi – a chiunque voglia – di “unirsi” al proprio sito.
Una scelta del genere può rivelarsi forse troppo ambiziosa: perché gli utenti dovrebbero registrarsi sul nostro social network e non su altri, e ben più titolati servizi come Facebook o Viadeo?
In primo luogo potrebbe farlo perché, se le cose sono viste in una dimensione locale e fortemente pratica, non sono incompatibili con il fatto di poter essere iscritti anche ad altri servizi, di respiro più ampio e globale.
Qualcosa di simile alla pubblicità mirata, se vogliamo o, meglio, vicino al concetto di mini-comunità , legata magari da un solo argomento.
In secondo luogo, gli utenti potrebbero “preferirci” perché ShoutEm può essere utilizzato anche come strumento per team e micro-community, dal momento che ogni network può anche essere reso privato!
La componente Mobile è poi assicurata dalla compatibilità con i più diffusi sistemi operativi per smartphone (anche se, a onor del vero, al momento Android è segnalato ancora come “in arrivo”).
Infine, anche il livello di personalizzazione di questa applicazione è molto alto. Oltre alla possibilità di mantenerlo “privato” si può decidere di modificare la grafica e persino la struttura del social network, come ad esempio la lunghezza massima di ciascun messaggio, o la possibilità di inserire allegati.
Consigliato!