Aria di novità in casa IBM: l'azienda ha da poco annunciato che i propri ricercatori hanno messo appunto una nuova tecnologia ottica in grado di offrire connessioni con velocità fino a 8 Tbps.
La capacità di questo collegamento porterebbe ad una notevole diminuzione dei tempi di accesso alle varie risorse in azienda, ma soprattutto tra sedi diverse.
La caratteristica più interessante offerta da questa “rivoluzione tecnologica”, non è solo la velocità ma anche il risparmio di energia offerta: il consumo energetico effettivo potrebbe essere paragonato ad una lampadina ad incandescenza di 100 W.
In termini pratici, questo significa che la tecnologia green di IBM, su cento metri di collegamento, consumerebbe dieci volte meno delle normali apparecchiature ottiche, e cento volte meno delle normali connessioni a segnali elettrici.
Certo, il prototipo del Green optical link è stato realizzato per connessioni di supercomputer con peta ed exa-flop. Ma la nuova tecnologia sarà offerta con adattatori standard, in grado di aumentare la diffusione sul mercato.
Pensate quanti cavi servono per poter collegare due aziende o due diverse sedi. Considerando che molte di esse non usano tecnologia ottica ma si affidano ancora elettrica, si potrebbe avere un risparmio, in termini di risparmio energetico, incredibilmente elevato, tale da tradursi in una netto alleggerimento della bolletta. E soprattutto, grazie agli adattatori prodotti, si potrebbe ridurre la spesa per il passaggio a questa nuova tecnologia.
Le possibili applicazioni della nuova tecnologia sono varie. Un esempio per tutti?
Pensiamo all’HD: l'alta definizione potrà superare i propri limiti, geografici e tecnologici, e diventare disponibile su notebook e smartphone. I server che offrono il servizio di video-on-demand, avranno la possibilità di sfruttare questa tecnologia per accedere a milioni di contenuti multimediali e servizi ICT in pochi secondi.