L’esigenza di progettare reti dati Wi-Fi è in costante crescita, grazie agli indubbi vantaggi di non dover stendere cavi (operazione che spesso risulta problematica per motivi legati a complesse planimetrie). Ci sono altri casi, poi, in cui invece si preferisce la soluzione wireless semplicemente per un’immediatezza di messa a punto alla quale è difficile rinunciare.
L’altra faccia della medaglia, però, implica alle volte problemi di connettività dovuti ad un livello di segnale inadeguato. E ciò può accadere per vari motivi: un ampio raggio di spazio da coprire, la presenza di schermature dovute a muri spessi, la necessità di dover raggiungere piani diversi…
È una questione che personalmente ho dovuto pormi anche io qualche tempo fa nella mia realtà aziendale, ricadendo nelle situazioni appena citate. Ma come fare per venirne a capo?
Nel mio caso il primo passo è stato quello di cercare access point/router e schede di rete che fossero il più possibile generosi ed efficienti in termini di gestione del segnale. Da questo punto di vista la tecnologia MIMO (Multiple Input Multiple Output) ci viene in aiuto, basandosi sull’uso di antenne multiple per rendere massima la prestazione del sistema di comunicazione radio.
L’idea è quella di incrementare il throughput dei dati e l’area di copertura senza bisogno di banda addizionale o potenza in trasmissione. Il tutto grazie a una migliore efficienza spettrale, esprimibile in un maggiore numero di bit al secondo per Hertz di banda. L’obiettivo è anche quello di ridurre il fading, un noioso fenomeno che può far giungere il segnale al ricevitore con un’intensità discontinua.
Un’alternativa può essere quella di trasmettere il segnale di rete sfruttando l’impianto elettrico. Si tratta di una soluzione semplice, che pare si stia affermando in punta di piedi, con risultati apprezzabili raggiungibili in pochi minuti.
Occorre in pratica dotarsi di almeno due speciali adattatori nei quali è presente una porta di rete, che vanno collegati a prese elettriche standard: uno di essi funge da trasmettitore e va collegato al router che gestisce la connessione Internet e ha il compito di convertire il segnale dati in impulsi elettrici; l’altro deve invece svolgere l’operazione inversa, convertendo gli impulsi elettrici nel segnale da inviare al computer collegato con un normale cavo di rete.
Personalmente nutro qualche perplessità su questa soluzione, a causa di possibili interferenze con eventuali apparecchi elettrici collegati alla stessa rete. Sarebbe certamente interessante avere qualche parere in più in materia, magari da qualcuno che abbia effettuato prove approfondite.
Infine, se si desidera migliorare una situazione esistente, un’ipotesi può essere quella di amplificare il segnale collegando antenne direzionali o omnidirezionali che offrono guadagni che vanno mediamente dai 5 ai 14 decibel, valori che indicano un buon incremento del livello medesimo.